“Ho perduto in sequenza il discorso di Mattarella e un incontro con il Papa, come delegato dell’Anci. Con tre dosi di vaccino ho preso il Covid. Sto perfettamente”, così Vittorio Sgarbi, racconta la sua condizione di positivo al Covid a Controcorrente.
“Mi pare bizzarro – continua – che ci troviamo in una condizione per cui per andare a sentire il Papa, o per andare a sentire Mattarella serve il tampone. Non si capisce a cosa serve il green pass.
Mi ha scritto il sindaco di Meiano, che è una donna intelligente, mi dice delle cose che corrispondono a quello che penso da sempre. Mi parla di questa singolare forma di discriminazione per chi è sano e negativo il quale non ha diritto di andare quasi da nessuna parte. Mi dice: io sono sana ed esclusa da quasi tutto. Tamponata dallo scorso ottobre ogni due o tre giorni e sempre negativa. E’ vergognoso vivere in Paese simile che mi incatena come libero cittadino che non ha mai commesso un reato. Come lavoratore mi viene sospeso lo stipendio dopo 36 anni di servizio. E’ un incubo.
Io ho fatto tre vaccini e sono positivo. Ho fatto il tampone per andare da Mattarella e dal Papa e sono risultato positivo, altrimenti non l’avrei mai scoperto. Il green pass è una merda totale, un ricatto ignobile!”
Il green pass è lo scoglio che impedisce all’Italia di ripartire? Si chiede la conduttrice
