“L’ipnosi di massa sta portando al totalitarismo. Svegliatevi! Ribellatevi!”, Vittorio Sgarbi

“Noi abbiamo patito l’ipnosi di massa”, come spiega in un suo saggio Matthias Desmet, psicologo, psicoanalista, docente all’università di Gent, in Belgio.

“Io ho cercato di resistere”, spiega Vittorio Sgarbi, “ma molti l’hanno patita e si capisce dal loro comportamento: dall’ostinazione a portare la mascherine all’aperto, da una specie di ribellione contro chi non segue le regole, come se le regole fossero sempre giuste. Durante i regimi le regole sono quelle imposte dal potere. In questo caso è interessante capire la sintomatologia dell’ipnosi di massa”.

Scrive Desmet: “I genitori che stanno vaccinando i loro figli con tanto entusiasmo stanno entrando in quello stato di coscienza tipico delle masse chiamato «formazione di massa». Questo cambiamento sociale avviene quando c’è. o c’è stato, un periodo di ansia fluttuante, ed è un passo sulla strada verso un totalitarismo di stato”.

“La paura”, spiega Sgarbi, “ci è stata instillata attraverso le televisioni, i numeri dei malati, le sirene delle ambulanze, i respiratori negli ospedali. Abbiamo pensato che il pericolo c’era. E c’era, c’è stato. Ma amplificato dalla comunicazione”.

“Il totalitarismo inizia sempre con una «formazione di massa» all’interno della popolazione. – continua nel suo saggio Desmet – Non è la stessa cosa della dittatura: in una dittatura le persone obbediscono per paura del dittatore al vertice. Il totalitarismo è l’opposto: le persone sono [come] ipnotizzate dall’obbedienza «per il bene della collettività»”.

“Ecco – spiega Sgarbi – siamo esattamente in questa condizione. Tutti conosciamo amici che hanno reazioni strane, che non fanno entrare i no vax in casa. Il loro terrore è autentico e si manifesta poi in comportamenti irragionevoli. Amici che una volta erano intelligenti e compassionevoli, adesso sono diventati piuttosto stupidi e non vogliono più ascoltare altre voci. Sono intolleranti, a volte persino meschini e crudeli.

In ipnosi il focus dell’attenzione si restringe sempre più fino a quando la persona non riesce più a vedere e sentire. E’ completamente assoggettato da una comunicazione che l’ha così colpito, che non è più in grado di vedere e sentire. La realtà gli sfugge e la sua visione si restringe”

“Vediamo cos’è la «formazione di massa».  – spiega Desmet – Trovare una nuova coesione come collettivo crea una soluzione all’ansia; la narrazione e l’ideologia che riguardano la pandemia e i vaccini sono diventati «oggetto dell’ansia». Quando l’ansia fluttuante [cioè senza una chiara causa] ha trovato un bersaglio, un oggetto, la gente sente che l’ansia sparisce, ha un senso; si crea un significato e un senso di solidarietà. Quando questo accade, la gente cambia.

Non sono più razionali e non pensano in modo critico come prima. Questo è il motivo per cui tutti conosciamo amici, un tempo intelligenti e compassionevoli, che ora sono ammutoliti e non ascoltano voci divergenti: sono intolleranti e persino meschini o crudeli. Nell’ipnosi, l’attenzione si restringe progressivamente fino a quando il soggetto non riesce a vedere al di fuori del suo punto di vista molto ristretto sulla realtà. La «formazione di massa» ha bisogno di quattro condizioni per realizzarsi [la prima cosa è l’isolamento sociale, cioè la mancanza di legami sociali; la seconda è la mancanza di un senso nella vita; la terza è la presenza di molta ansia fluttuante; la quarta è un forte malcontento psicologico].

Questo è ciò che sta accadendo. L’ansia e l’isolamento che molti hanno provato prima e durante la pandemia hanno trovato il loro perfetto «oggetto di ansia» saldamente ancorato alla narrativa sulla pandemia e sul vaccino. Non possono tollerare o consentire il dissenso o voci dissonanti; non vogliono nemmeno sentire qualsiasi domanda. Se si svegliano, la loro terribile ansia tornerà; chi gestisce la «formazione di massa» non può nemmeno permettere alla massa di svegliarsi, perché quando la massa si sveglia e vede la realtà si arrabbia con coloro che hanno creato il danno e talvolta li uccidono. La storia insegna che chi ha gestito una «formazione di massa» viene sempre ucciso da quelli che erano ipnotizzati, che si svegliano e vedono di nuovo il mondo reale.

Questa è attualmente una crisi sociale e noi abbiamo un compito da svolgere.

– Il 30% delle persone è profondamente ipnotizzato.

– Il 40% non lo è, ma segue la massa. Se questo 40% non ascolta opinioni divergenti si unirà agli ipnotizzati.

– L’ultimo 30% non può essere ipnotizzato; deve continuare a far sentire la sua voce.

Nel totalitarismo, quando le ultime voci di dissenso si arrendono e tacciono, la massa comincia a commettere atrocità in nome della solidarietà e della collettività.

Il 30% non ipnotizzato è un insieme di diversi gruppi di diverse idee religiose e politiche. Se non trova un terreno comune per unirsi, perde; e, senza le voci coraggiose e costanti del dissenso, quel 40% cade [nella «formazione di massa»]”.

“Questa capacità di resistenza non ha niente a che fare con lo stato sociale, la capacità intellettuale, semplicemente sono persone, che per motivi del tutto soggettivi sono refrattarie allo stato di ipnosi”, continua Sgarbi

“Questo 30% è l’unica via d’uscita da questa drammatica situazione, ma solo se si oppone alla massa”.

“Nel totalitarismo quando le ultime voci dissenzienti si arrendono e vengono messe a tacere le masse iniziano a commettere atrocità abominevoli in nome della solidarietà, del collettivo e di tutto quello che sappiamo”.

Il professor Desmet dice che l’ipnosi e il condizionamento di massa che stiamo vedendo in questo periodo storico, rappresentano uno stato che porta inevitabilmente al totalitarismo.

Da qui l’appello di Sgarbi: «Se teniamo unito il 30% che è ancora sveglio e razionale, e parliamo tutti insieme, ogni giorno, a quelli che incontriamo di questo fenomeno, forse inizieremo a minare le loro certezze granitiche. Diciamo loro che forse sono stati ingannati, reagiamo alla narrazione dominante. Le masse che sono ipnotizzate, forse, si sveglieranno e tutto questo finirà. Non c’è bisogno di dire molto, basta dire: NIENTE DI TUTTO QUESTO HA SENSO!

Il coprifuoco in piccoli paesi, dove da secoli non c’è mai nessuno di sera, non ha senso. Che mi impongano la mascherina all’aperto non ha senso. E’ come se si stesse imponendo di bere a qualcuno l’acqua in un bicchiere rovesciato. Non ha senso. Sono cose che non si devono fare e che si fanno solo perché si ha paura, ma questa paura non è fondata su nulla di certo.

NIENTE DI TUTTO QUESTO HA SENSO!

Ditelo al laureato, al cassiere, al riparatore dell’auto. Fate di tutto per dirlo.

Questa è la resistenza: piantare in chi abbiamo davanti il dubbio, il disaccordo con la narrazione dominante.

Dio ci aiuti!»

 

 

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com