La Bibbia dice andate e moltiplicatevi e ora l’Agenda 2030 e il patto per il futuro ci vedono come parassiti da sterminare, avv. Fusillo

Alessandro Fusillo al convegno Agenda 2030 ha parlato di un tema scottante, ovvero i cambiamenti climatici e il cosiddetto patto sul futuro. “Nel libro della Genesi, quando Noè finalmente arriva sulla terraferma dopo il diluvio, Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: ‘Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra; avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto ciò che si muove e vive vi servirà di cibo. Io vi do tutto questo come l’erba verde.’

Mi direte: cosa c’entra tutto questo? C’entra sullo sfondo di due temi che, secondo me, sono cruciali in questo ambito, ossia lo scientismo e un atteggiamento che, con un termine greco antico, si definisce hybris, cioè la tracotanza dell’essere umano che sfida gli dèi, come negli eroi della mitologia greca.

Come si collega tutto questo al riscaldamento globale, ai cambiamenti climatici e all’atteggiamento nei confronti della Terra, il pianeta sul quale viviamo, che viene da globalisti? Il primo tema è che molti di questi personaggi vedono gli esseri umani come una sorta di parassita, un ospite indesiderato rispetto a un ideale, che non è ben chiaro quale sia, di una situazione in cui non c’è nessuno. Noi esseri umani, invece di essere visti come parte della natura, siamo considerati un corpo estraneo, qualcosa di artificiale che, se possibile, dovrebbe essere eliminato.

Non solo contro l’idea biblica del ‘crescete e moltiplicatevi’, l’idea è che siamo troppi, che stiamo sovrappopolando la Terra e che, in particolare, stiamo influenzando il clima con l’eccessiva emissione di un gas del tutto innocuo, anzi benefico, perché è il nutrimento delle piante: l’anidride carbonica, la CO2. Pochi sanno che l’anidride carbonica è un gas traccia, cioè costituisce solo lo 0,4% dell’atmosfera terrestre. Di questa già minuscola quantità, quella prodotta dagli esseri umani è circa il 5% di questo 0,4%, cioè una frazione insignificante.

Uno dei settori attualmente sotto attacco è quello dell’agricoltura e dell’allevamento. Del già scarso contributo di CO2 prodotto dagli esseri umani, solo il 6% proviene da questi settori. Eppure, ciò che è scritto nella famosa Agenda 2030 e ribadito nel Patto per il futuro è che dobbiamo assolutamente limitare l’emissione di anidride carbonica antropogenica, cioè prodotta dagli esseri umani, perché questo gas traccia sarebbe responsabile del presunto riscaldamento globale. Il riscaldamento globale è una frode scientifica, esattamente come lo sono altre cose presentate come verità dalla scienza ufficiale. La scienza è dubbio, discussione, confronto di idee diverse. Tuttavia, stiamo assistendo a un nuovo tipo di scientismo, dogmatico.

Quante volte sentiamo l’espressione, principalmente in inglese, “settled science”, cioè la scienza acquisita, definitiva. Ma la scienza acquisita non esiste, e questo atteggiamento di tracotanza, di avere penetrato i segreti del mondo, è ben lontano dall’essere vero. Pensiamo alla fisica moderna: essa ha grandi dubbi su come funzioni la natura. Se nel XIX secolo si pensava di essere vicini a comprendere le questioni più complesse del nostro mondo, oggi sappiamo che, in realtà, non sappiamo quasi nulla.

Eppure, la mentalità alla base di documenti pericolosissimi come l’Agenda 2030 e il Patto per il futuro è che esiste una scienza definitiva e incontestabile. Secondo questi documenti, la vita umana emetterebbe troppa anidride carbonica, causando un continuo riscaldamento della Terra. Per salvarci da questo male terribile, dovremmo ridurre le emissioni di CO2. L’anidride carbonica è emessa principalmente attraverso la produzione di energia. Il mondo moderno esiste grazie al consumo di energia. Più energia produciamo, più possiamo prosperare, come disse Dio a Noè: moltiplicatevi.

L’aumento straordinario della popolazione mondiale è avvenuto grazie alla scoperta dei cosiddetti combustibili fossili. E qui spero che non siate convinti che i combustibili fossili siano davvero “fossili”. Esistono teorie, ormai non più così marginali, che sostengono che la formazione dei cosiddetti combustibili fossili sia continua e non derivi da alberi preistorici schiacciati sotto tonnellate di terra e miracolosamente trasformati in petrolio. Questa è una favola.

L’idea del “net zero”, presente nel Patto per il futuro e nell’Agenda 2030, che prevede di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050, significherebbe la morte del genere umano o, almeno, una riduzione della popolazione mondiale a livelli preindustriali.

Concludo con questo: qual è la risorsa finale dalla quale dipende tutto il progresso? Non è il petrolio o l’energia. La risorsa ultima è il tempo. È il tempo di ciascuno di noi. Progrediamo perché più persone pensano, ognuno di noi ha un mondo nella propria mente, un mondo che può immaginare e inventare. Se riduciamo la popolazione mondiale, ci condanniamo alla morte definitiva. Per questo, queste sono ideologie di morte contro le quali dobbiamo resistere con tutte le nostre forze.”

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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