La vergognosa “derisione dei camici bianchi” verso i danneggiati da vaccino, che hanno rimproverato ed accusato i pazienti di essere stressati, ansiosi, di avere paura e di esagerare, hanno prescritto ansiolitici” invece di curare, avv. Federica Fantauzzo

“Voglio raccontare della derisione, dello scherno e della minimizzazione dei loro sintomi (moralmente offensivi e psicologicamente lesivi), operata dai camici bianchi nelle hub vaccinali o negli ospedali”, scrive l’avv. Federica Fantauzzo di Avvocati Liberi .
“Queste persone mi hanno raccontato la stessa cosa: ai primi malesseri dovuti alle reazioni avverse da vaccino, i medici (che avrebbero dovuto capire e soccorrere) hanno rimproverato ed accusato i pazienti di essere stressati, ansiosi oppure di avere paura e di esagerare. Qualcuno ha pure prescritto ansiolitici. L’importante era non dire che il vaccino aveva causato qualche danno e – siccome il dio vaccino non doveva toccarsi (per convinzione o per obbedienza ai dictat politici degli ordini professionali) – alla decisione e alla minimizzazione del dolore, si univa il secco diniego all’esenzione per la successiva dose.
Questi fatti sono veri e sono vergognosi.Sembra incredibile, lo so, ma è davvero accaduto!
Questi medici, in un paese civile (che non è il nostro), dovrebbero essere radiati perchè non hanno prestato soccorso a chi chiedeva loro aiuto ed è notorio che un intervento tempestivo può, spesso, essere risolutivo.
Un medico che deride una persona dolorante o con difficolta di respirazione, procura uno shock nel paziente che, da un lato, subisce il disagio di non essere compreso e l’umiliazione di essere accusato di inventare i propri mali e, dall’altro, vive il terrore che l’unico soggetto in grado di aiutarlo (in quel momento) si “rifiuta” di aiutarlo!

Ieri ho avuto un incontro online con una danneggiata da vaccino Covid…l’ennesima.
Una bella ragazza, giovane.
Mi racconta la sua storia prima del vaccino e il suo inferno dopo il vaccino.
Nonostante sia abituata ad ascoltare queste tragedie, vi assicuro che non si è mai immuni al dolore altrui.
Non voglio scrivere del dolore fisico patito da queste persone, dei sogni e progetti sfumati o delle loro vite distrutte, perché ogni storia è diversa…come diverse sono le persone che ho ascoltato.
Voglio, invece raccontare una parte della loro storia che li ha accomunati tutti a prescindere dall’età e dal luogo in cui vivono.

I danneggiati raccontano questi episodi eppure il mainstream racconta solo di aggressioni ai medici; e giù valanghe di parole sulla proposta di legge per il daspo sanitario e la sospensione delle cure gratuite a chi aggredisce i sanitari (“perla” normativa che segue l’altra “perla” dello scudo penale nelle professioni sanitarie).
Disprezzo ogni forma di violenza commessa da e verso chiunque e reputo giusto che lo Stato ricerchi metodi di contrasto agli episodi di aggressioni, ma ritengo che anche i danneggiati con cui ho parlato abbiano subìto una violenza…anzi due: la prima ad opera dello Stato che ha imposto vaccini non sicuri e la seconda da quei medici che hanno minimizzato o deriso i pazienti in difficoltà per ignoranza o per paura/obbedienza alla politica vaccinale.
Chi tutela i danneggiati da questi episodi di violenza?
Gli ordini professionali che camminano a braccetto con i politici e case farmaceutiche?
Gli ordini professionali che sospendono/radiano i medici che hanno curato e che non si sono attenuti al ridicolo protocollo della vigile attesa?
Come sempre nel nostro sistema ci sono due pesi e due misure e come sempre la bilancia pende a favore delle caste”.

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