“Oggi c’è una certa disinformazione, e molti pensano che esistano grandi possibilità e notevoli progressi ogni giorno. Ma invito a riflettere su un dato incontestabile: in tutto il mondo, la prima causa di morte tra le donne è il tumore al seno. Dunque, questi progressi sono reali? Se ancora oggi, in tutto il mondo, il tumore al seno resta la principale causa di morte tra le donne, si può davvero dire che siano stati fatti tutti i passi necessari? È possibile aggiungere qualcosa alle terapie attuali? C’è qualche elemento che non è stato ancora valutato?”, denuncia il dott. Giuseppe di Bella
“Abbiamo pubblicato casi di pazienti trattati con le nostre cure, che potete trovare su banche dati come pubmed.com. Sono stati trattati tumori cerebrali, inclusi glioblastomi, e l’aspettativa di vita, sebbene drammatica, è stata notevolmente prolungata in molti casi, specialmente se il trattamento è iniziato precocemente. Abbiamo anche documentato guarigioni da tumore senza intervento chirurgico, senza chemioterapia e senza radioterapia. Non in tutti i casi, ma in alcuni sì. Questi risultati sono pubblicati e verificabili, e i prossimi studi che presenteremo riguarderanno in particolare il tumore alla prostata.
Prima della presentazione ufficiale del libro, che avverrà il 28 settembre a Bologna presso l’Hotel Calpe, la settimana precedente organizzeremo un webinar aperto ai medici e anche ai laureati in materie scientifiche, come chimici, biologi, esperti in biologia molecolare e farmacisti. Per quale motivo? Per avere la possibilità di un dibattito con i colleghi, sperando che partecipino oncologi e clinici, per favorire un confronto. Qual è l’intento? È quello di fornire alla comunità scientifica informazioni e richiedere una valutazione di elementi potenzialmente terapeutici, che potrebbero migliorare in modo significativo l’approccio a molte patologie gravi.
La finalità del libro è proprio questa: attirare l’attenzione sul fatto che, nonostante tutti i mezzi a nostra disposizione, il tumore al seno rimane la prima causa di morte tra le donne. E lo stesso vale per i tumori cerebrali: è raro che un tumore cerebrale abbia una prognosi favorevole, specialmente in casi come l’astrocitoma anaplastico o il glioblastoma. Nonostante i continui progressi e le scoperte straordinarie, l’aspettativa di vita per questi pazienti resta di 15-18 mesi. Il libro affronta proprio la prevenzione e il trattamento delle emergenze oncologiche, e propone che si possa fare qualcosa di più”.
Qui trovate illuso nuovo libro, “
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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