Le storie di danneggiati da vaccino nel nuovo libro di Paolo Cassina, che non hanno trovato spazio nel film

“Mi sono arrivate delle storie che non ci stavano nel film, storie molto importanti. Mi ha chiamato Simona, una ragazza di Roma, attivista, che ha avuto un figlio danneggiato da vaccini pediatrici e che ora ha circa 13 anni. Da anni, però, vive veramente un calvario. Lei mi ha detto: ‘Paolo, voglio che la storia di mio figlio venga raccontata’, racconta Paolo Cassina a San Martino Buonalbergo al convegno organizzato da La Gente come noi.

“Poi mi è arrivata la storia di Andrea, un ragazzo di Vicenza, che penso conosciate, purtroppo rimasto sulla sedia a rotelle a causa di questi cosiddetti vaccini anti-Covid. La sua è una storia incredibile, molto emozionante, non solo la sua, ma anche quella della sua compagna Paola. Io li ho conosciuti; mi hanno raccontato la loro storia in modo molto naturale e poi tante altre storie. C’è la storia, per esempio, del mio amico Sergio, un insegnante di Milano, che si ricollega a quello che è stato detto prima, cioè a ciò che tutti noi abbiamo subito negli anni della pandemia. Lui è stato prelevato da sette agenti di polizia a scuola perché non si era vaccinato ed è stato portato fuori davanti agli occhi dei suoi studenti come se fosse un mafioso.

“Dopodiché ha reagito in modo molto forte, ha partecipato a tantissime manifestazioni e ha fondato un suo social network alternativo a Facebook. Mi sono arrivate queste storie, veramente molto emozionanti e impattanti, storie di resistenza, e ho voluto raccoglierle in questo libro, accogliendo l’invito di un editore della nostra area. Sono storie che non sarebbero potute essere raccontate in un documentario, dove chiaramente i tempi sono molto limitati. Per chi ha visto il mio ultimo film, sono condensate in due o tre minuti ciascuna storia. Queste sono storie che vanno lette e rilette. Io stesso ho fatto queste interviste, a volte di persona, altre volte al telefono, e mi hanno colpito. Sono rimasto colpito anche mentre le ritagliavo, selezionavo ed editavo. Sono storie di una grandissima umanità, più che storie di persone che hanno subito, purtroppo, quello che tutti noi abbiamo subito in vario modo, ma hanno trovato la forza di reagire nonostante le loro condizioni, spesso molto invalidanti.

“C’è la storia di Emilia, la ragazza in copertina che vedrete sul libro. Lei ha avuto una paralisi facciale dopo questo cosiddetto vaccino, ma ha iniziato la sua battaglia, si è esposta nonostante le sue gravi condizioni. Ha portato la sua esperienza in varie proiezioni, convegni ed eventi e, circa un mese fa, ha vinto la sua battaglia ottenendo il riconoscimento del danno causato dai cosiddetti vaccini. La sua costanza e tenacia l’hanno portata a vincere, e questo si ricollega a ciò che è stato detto poco fa: c’è un’esplosione di reazioni avverse e tumori, come viene raccontato anche nel film. Quindi c’è tanta rabbia da parte mia, soprattutto per quello che è stato fatto ai giovani. Sono stati presi ragazzi che non avevano la maturità per fare una scelta e sono stati chiaramente ricattati.

“C’è la storia di Giulia, una ragazza di 16 anni che non poteva più andare in palestra, in piscina, non poteva prendere l’autobus per andare in gita con gli amici, né fare una vacanza. Purtroppo, ha chiesto ai suoi genitori di potersi vaccinare ed è deceduta all’età di 16 anni.”

Il libro non verrà distribuito su Amazon e sui grossi portali di e-commerce, si può ordinare qui: https://paolocassina.it/books/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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