Gheddafi lo disse: “se non ci sono io sarete invasi e non era l’immaginazione di un esaltato, evidentemente era conoscenza di un progetto, che sta accadendo oggi”, avv. Augusto Sinagra

L’avvocato Augusto Sinagra ha recentemente sollevato una questione di grande rilevanza, citando le parole del colonnello Gheddafi: “Se non ci sono io, sarete invasi”. Questa dichiarazione, che inizialmente poteva sembrare il delirio di un leader esaltato, si è rivelata essere una previsione preoccupantemente accurata.

141Sinagra ha sottolineato come, nella società attuale, una significativa porzione della popolazione italiana viva in condizioni di povertà. Si stima che circa 10 milioni di persone siano coinvolte in questa triste realtà, “ In Italia l’estate quota 10 milioni di persone vivono in stato di povertà. Non si può tollerare che i bambini italiani non possano avere un adeguato accesso all’alimentazione, alle cure”. In questo contesto, l’avvocato evidenzia come non si possa tollerare un’invasione programmata di stranieri, facendo eco alle parole di Gheddafi nel suo discorso all’Assemblea delle Nazioni Unite. “Non si può tollerare una invasione programmata di gente straniera”, ha detto al convegno No Agenda 2030, che si è svolto a Roma lo scorso giugno.

La figura di Gheddafi, controversa e complessa, ha sempre suscitato dibattiti accesi. Il leader libico, nel suo ultimo discorso all’Università La Sapienza di Roma, aveva avvertito che la sua assenza avrebbe aperto le porte a un’invasione. “Non si trattava di semplice immaginazione, ma di una consapevolezza basata su un progetto ben definito e in corso di esecuzione”, ha commentato Sinagra. “Non era l’immaginazione di un esaltato, evidentemente era conoscenza di un progetto.  ..E quello che accade oggi è un progetto, è l’esecuzione di un progetto chiaramente definito e chiaramente portato avanti. Rispetto al quale, come ad altre situazioni, noi ci troviamo a confrontarci con una sequela di governi, parlo degli ultimi trent’anni, che di tutto si occupano meno che dei legittimi interessi nazionali”.

L’Italia sembra essere vittima di una sequela di governi incapaci di proteggere il benessere del proprio popolo e di salvaguardare gli interessi del paese.

L’intervento militare in Libia e l’uccisione di Gheddafi non hanno solo destabilizzato il paese nordafricano, ma hanno avuto ripercussioni significative anche sull’Italia. Sinagra critica aspramente l’Italia per la sua ambigua posizione nei conflitti, spesso aspettando di capire come si sviluppano gli eventi prima di prendere una decisione. Questa strategia, a volte fortunata, non ha risparmiato il paese dalle conseguenze negative di scelte sbagliate, come dimostra l’intervento in Libia.

L’Italia deve ritrovare la propria identità e il proprio ruolo nel mondo, ponendo al centro della sua politica la protezione e il benessere dei suoi cittadini.

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