L’ha promesso e l’ha fatto. Il 3 agosto, a San José, durante la conferenza stampa settimanale, il presidente costaricano Rodrigo Chaves ha annunciato la fine della vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19, misura che era stata firmata dal precedente governo.
Il ministro della Salute Jocelyn Chacòn è stata molto critica nei confronti della politica dei suoi predecessori, il ministro ricorda che la Commissione intendeva “costringere le persone a vaccinarsi per poter utilizzare i vaccini”, comprati cosa che all’inizio non voleva credere, ma che alla fine ha ammesso .
Nonostante ciò, non si dichiara contraria al vaccino contro il Sars-CoV-2, che ritiene possa salvare vite umane, ma è fortemente contraria all’obbligo.
Il presidente ha anche annunciato l’apertura di un’indagine a seguito delle ingenti quantità di vaccini ordinati. Rodrigo Chaves, infatti, si interroga sulle ragioni di questi milioni spesi, in un momento in cui la domanda di vaccinazioni era in calo.
In merito ai contratti firmati dallo Stato dal precedente governo di Carlos Alvarado (2018-2022), ha spiegato di non poter fornire alcuna informazione viste le clausole di riservatezza che circondano i contratti con i colossi farmaceutici Pfizer e AstraZeneca. Queste clausole sono per lui il segno che c’è la volontà di “mantenere le cose nell’opacità”.
I vaccini AstraZeneca sono stati completamente utilizzati, mentre quelli Pfizer no. Con il laboratorio Pfizer sono stati firmati due contratti: il primo per sei milioni di dosi e il secondo per 3,5 milioni di dosi. Sono già state erogate 7,4 milioni di dosi. `
Per fare piena luce sulla gestione delle dosi vaccinali, il ministro della Salute ha annunciato che pubblicherà molto presto tutti i dati “sul numero di vaccini somministrati, sul numero di vaccini disponibili e sul numero di vaccini che devono ancora essere consegnati”
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