Lo stato di diritto ha cambiato pelle senza toccare le costituzioni: le libertà sono tali solo nel potere, non indipendentemente da esso. Il caso dell’avv. Reiner Fuellmich

La denuncia arriva da Daniele Trabucco. Parlando del caso di detenzione in isolamento dell’avv. Reiner Fuellmich, che, con un team di oltre 1.000 avvocati e più di 10.000 esperti medici, ha avviato la più grande causa della storia, chiamata “Norimberga 2”, contro l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e il Gruppo di Davos (Forum Economico Mondiale guidato da Klaus Schwab, ultraottantenne) per crimini contro l’umanità.

Il dottor Reiner Fuellmich è un avvocato tedesco-americano che ha vinto cause multimilionarie contro la frode della Deutsche Bank e contro la Volkswagen per la truffa del Dieselgate. È uno dei fondatori della “Commissione d’inchiesta della Corona tedesca”. Fuellmich e il suo team hanno raccolto migliaia di prove scientifiche che dimostrano la totale inaffidabilità dei test PCR e la frode dietro di essi.

L’avv. Reiner Fuellmich è detenuto da oltre 6 mesi in isolamento in Germania in stato di carcerazione preventiva in un carcere di massima sicurezza. Tutte le accuse contro di lui sono cadute tranne quella di aver praticamente usato privatamente i soldi dei donatori, che “lui aveva messo al sicuro in via precauzionale per la paura che potessero essere congelati o sequestrati o confiscati”, questa la sua difesa. 

“Qui c’è la totale assenza di un principio chiave in una democrazia, che è il principio di presunzione di innocenza, fino a una sentenza di condanna passata in giudicato, e questo vale per tutti i paesi democratici, tra cui anche la Repubblica Federale Tedesca”, denuncia Daniele Trabucco.

“Oggi lo Stato di diritto conviene solo quando bisogna portare avanti determinati tipi di ideologie a favore delle minoranze che vogliono diventare maggioranze. Ma laddove si vanno a toccare i cardini delle basi stesse della democrazia, vediamo come queste vengono modulate a seconda della convenienza e dell’opportunità del momento. Io credo che sotto questa vicenda potrebbe configurarsi un reato che, in Italia, chiameremmo appropriazione indebita, con una pena che va da due a cinque anni, quindi non è sicuramente un reato molto grave, qualora fosse vero, qualora fosse fondato.

E ripeto, manca completamente il principio di presunzione di innocenza. Ma quello a cui stiamo assistendo, con la vicenda Covid, l’emergenza sanitaria e tutto ciò che ne è derivato, ha cambiato profondamente lo Stato di diritto. Le Costituzioni non sono state modificate, ma è cambiato il modo di intendere le libertà, e la vicenda che stiamo discutendo oggi ne è uno dei tanti paradigmi. Noi siamo stati abituati a concepire le libertà in uno Stato di diritto come libertà dal potere. Io rivendico dei diritti per evitare che il potere agisca nei miei confronti in maniera brutale, in maniera tirannica. L’emergenza sanitaria ci ha dimostrato, invece, come le libertà siano tali non dal potere, ma nel potere. Sono libero nella misura in cui il potere rende effettiva questa libertà.

Il linguaggio giuridico, questo è accaduto in Germania, in Italia, e in tutta l’Europa continentale, non solo si è appropriato delle libertà costituzionali, ma anche di quei principi cardine dello Stato di diritto, che oggi vengono messi in discussione. Questo è pericoloso, perché avviene nel silenzio, in un clima in cui sembra che tutto sia passato, che siamo tornati alla vita di sempre, alla vita normale. In realtà non è così.”

Uno dei paladini della giustizia vera è stato l’avv. Reiner Fuellmich con le sue battaglie per ottenere giustizia per quello che è accaduto durante gli anni del Covid. “All’esterno sta crollando il castello di carta, anche qui, malgrado il tribunale faccia di tutto per sospendere l’udienza dei testimoni della difesa dopo che quelli dell’accusa si sono già ritirati, si arrampicano sugli specchi, ma tutto ciò non servirà più a nulla. Qualsiasi regola procedurale, qualsiasi sistema giudiziario è irrilevante, perché, come dimostra in modo eclatante il mio caso, molto spesso questi vengono utilizzati in modo improprio per impedire che la verità venga alla luce”, commenta la vicenda Armando Manocchia “Noi siamo il popolo e, non appena la verità viene alla luce, siamo in grado di riconoscerla immediatamente e senza l’aiuto di regole procedurali che blocchino la nostra capacità di capire ciò che è giusto o sbagliato, ciò che è bene o male. Non appena la verità affiora, il muro protettivo del male crolla, portando con sé tutte le menzogne. E tutti i boomerang arrivano a destinazione senza ostacoli, ritornano a chi li ha lanciati e garantiscono giustizia, perché così vogliamo. Perché solo noi, che possiamo pensare, sentire e avere intuito, decidiamo cosa deve succedere. Su questo argomento pubblicherò qualcosa di più dettagliato in seguito. Sarà qualcosa che la maggior parte di voi potrebbe già sapere e che sicuramente può immaginare. I boomerang sono tutti in movimento ovunque, e questo perché lo vogliamo noi”.

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