Da Roma un appello a tutte le forze che si sono opposte al green pass: “giustizia”

Da Roma parte un appello a tutte le forze che si sono opposte al green pass. Gli Studenti Contro il green pass lanciano un invito alla condivisione. Chiedono giustizia per tutto quello che è passato. Eccolo.

“Da Marzo 2020 le nostre vite sono stravolte. Ci hanno costretto a recluderci in casa per mesi, chiuso negozi e centri di socialità, vietato di seppellire i nostri cari dopo averli rinchiusi in ospedali-lager, tempestato di paura e terrore a reti unificate, allontanato gli uni dagli altri.

Poi, hanno obbligato tutti a somministrarsi un farmaco sperimentale per tornare alla cosiddetta normalità, e trasformato i cittadini in membri della gestapo, incaricandoli di sorvegliare il prossimo, aizzandoli contro chi non voleva sottostare alla somministrazione o accettare la creazione di una classe di cittadini di serie b.

Danni sociali, economici e psicologici incalcolabili, un Paese distrutto nel corpo e nell’anima, non tanto dalla crisi sanitaria quanto da una classe dirigente criminale e da una corruzione dilagante in ogni ambito del potere e dell’amministrazione.

Tutto ciò con la giustificazione di un virus del quale ad oggi non si sa nemmeno l’origine. Alcuni non si sono piegati, hanno tenuto la testa alta tra mille difficoltà e incertezze, subendo lo stigma della maggioranza e di tutte le istituzioni.

Finita la cosiddetta emergenza da quasi un anno, la situazione sembra drasticamente cambiare. Negli ultimi mesi siamo stati avvolti da una coltre di nebbia, increduli che fosse davvero finito tutto, in attesa della nuova crisi, della nuova emergenza (che adesso è la guerra, seppur in forma embrionale) o della nuova pandemia. Feriti da quanto accaduto, ci siamo ritratti dal mondo o siamo tornati a fare ciò che facevamo prima, ma stavolta con una sensazione diversa, una sfiducia, un malessere legato al tradimento delle istituzioni, del mondo accademico, degli amici. I più intraprendenti hanno tentato forme di vita e organizzazione alternative, ma il potere si sta riorganizzando e mette a punto piani pandemici, agende 2070, transizioni digitali, ecologiche, biolaboratori e guerre per procura. Nessuno è al sicuro.

Rispetto ai due anni passati, la coltre di nebbia comincia a diradarsi, e comincia ad affiorare l’entità dei crimini commessi. I dati sulle morti accidentali fanno sospettare ben più di qualche complottista circa la possibilità di effetti avversi dei farmaci somministrati, e soprattutto si accumula letteratura scientifica che mostra quantomeno l’inutilità se non la dannosità di gran parte delle misure di repressione e violenza adottate dal governo.

Eppure, i personaggi artefici di questi crimini siedono ancora ai loro posti, legiferano e pontificano in televisione, rivestono ruoli di prim’ordine all’interno del parlamento, fanno discorsi vuoti sull’importanza dei diritti e della Costituzione, quando nei fatti non fanno altro che stuprarne i principi fondamentali. Ciò non è più ammissibile, e abbiamo la necessità di rivolgerci, almeno su un livello ideale, verso un orizzonte che sia più elevato della miseria di questa contemporaneità. La coltre di nebbia che ci avvolge si diraderà del tutto solo nel momento in cui tali personaggi non avranno più modo di decidere le sorti della popolazione, o di pontificare in televisione, e verranno pubblicamente proclamate le ingiustizie da essi perpetrate. Nel momento in cui saranno messi nella condizione di non nuocere alla comunità che hanno contribuito a distruggere, la comunità che oggi dobbiamo ricostruire con la consapevolezza di quanto accaduto.

Per questo rivolgiamo l’appello a tutte le forze che si sono opposte al green pass, che tra le forze antagoniste sono le uniche che per coerenza possono guidare un ampio moto popolare, invitando a sottoscrivere l’appello e condividere questo orizzonte lontano, evitando di rallegrarsi per le insufficienti indagini di una magistratura complice.

Poniamoci l’obiettivo comune, unificante, di portare tali personaggi, presidenti, giornalisti, accademici, e chiunque abbia contribuito in maniera attiva allo scempio sociale di questi anni, davanti ad un tribunale realmente legittimato dal popolo, per fare vera giustizia di quanto accaduto sotto una nuova visione del mondo.

Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, e ad oggi può sembrare un’utopia, ma ci sembra che una reale giustizia sia un presupposto fondamentale per ripartire in maniera diversa e dire che la crisi è finalmente superata. Per respirare finalmente, a pieni polmoni, un’aria nuova, libera e entusiasmante. Altrimenti la prossima devastazione sociale, la prossima disumanizzazione, sarà sempre dietro l’angolo, e sarà avallata da governi, tribunali, corti costituzionali, comitati scientifici, dai media e da gran parte della popolazione soggiogata e complice.

Non lo accetteremo più e chiediamo, anzi necessitiamo prima di tutto, Giustizia”.

Studenti Contro il green pass – Roma.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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