L’elefante nella stanza della tecnologia a mNRA: “il problema è la presenza di un acido nucleico sintetico ricombinante all’interno della cellula ospite, che va ad alterare un equilibrio delicatissimo”, il biologo molecolare Alessio Fortunato

L’elefante nella stanza è l’utilizzo di una tecnologia RNA messaggero per portare eventualmente delle cure, sperimentalmente a livello di indagine, anche clinica ma sperimentale”, denuncia Alessio Fortunati, biologo molecolare.

“Sono tanti anni che noi lo utilizziamo, il problema è che non era mai stato utilizzato su larga scala.

Ttante volte si parla ovviamente a ragion veduta dell’aspetto clinico e della parte terminale, ovvero della proteina spike, della sua biodistribuzione, di quelle che possono essere le sue conseguenze sia metaboliche che fisiologiche, il problema è la presenza stessa di un acido nucleico sintetico ricombinante all’interno della cellula ospite, che va ad alterare un equilibrio delicatissimo, che è appunto il bilanciamento degli acidi nucleici all’interno della cellula, che ha degli effetti in parte conosciuti, che sono devastanti per la cellula e per il tessuto che ospita, ma in gran parte sconosciuti.

Tutte queste patologie (danni da vaccino) sono parte anche di questo stato infiammatorio, drammatico, che porta poi conseguenze finali.

Il dato più preoccupante, che ovviamente non può essere enunciato dal menstri dal mainstream perché andrebbe a minare l’intero impianto della struttura economica di conflitto di interessi, dei miliardi di dollari che vi girano intorno, ovvero la presenza di RNA messaggero sintetico, questo è il grande problema, perché potrebbe avere, perché l’abbiamo già dimostrato per altri patogeni tipo virale, retro-trascriversi e andarsi ad integrare nel DNA genomico, nel nostro libro delle istruzioni, creare una mutazione che in molti casi potrebbe essere assolutamente ininfluente dal punto di vista metabolico, ma potrebbe andare ad inserirsi in una parte invece importante, rompere per esempio un gene vitale per la cellula o il tessuto a cui essa appartiene, creare addirittura se non dovesse venire risolto, dopo la replicazione un gruppo di cellule OGM all’interno del nostro organismo e come ci hanno detto i rapporti delle case stesse farmaceutiche sulla biodistribuzione, cioè che questo fantomatico pseudovaccino dovrebbe andarsi a posizionare anche nelle gonadi. Cosa succede se l’integrazione, se questa mutagenesi inserzionale va a capitare in una cellula riproduttiva? E non dico altro”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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