Attacco alle centrali nucleari russe: “azione intrapresa per imprimere un pilota automatico alla guerra” …nel caso vincesse Trump, Paolo Borgognone

Azione contro la centrale nucleare di Kurchatov: “secondo me, questa azione è stata intrapresa per imprimere un pilota automatico alla guerra”, denuncia Paolo Borgognone. “Nel caso in cui Donald Trump dovesse vincere le elezioni presidenziali americane, cosa che non ritengo affatto scontata per vari motivi, non tutti riconducibili alla volontà politica ed elettorale degli americani, ma anche alle azioni di manipolazione che il Deep State sta mettendo in atto per evitare con ogni mezzo la vittoria di Trump, e che a mio parere hanno una certa efficacia, anche se vedremo come andrà. Ebbene, l’obiettivo è quello di creare circostanze e scenari che permettano alla guerra di andare avanti da sola, ossia che pongano la nuova amministrazione americana di fronte al fatto compiuto. Non si potrebbe più tornare indietro, perché si sarebbe già avanzati oltre ogni linea rossa pensabile e razionalmente immaginabile.

Gli ucraini sono serviti come testa di ponte per la NATO per permettere alla NATO stessa di mettere piede in Russia, e questa è una novità.

La centrale nucleare di Kurčatov si trova nella regione di Kursk, a Kurčatov, la città che ospita la centrale nucleare e che prende il nome dallo scienziato sovietico che ha condotto studi sul nucleare (è stata dedicata a lui), econdo me non era l’obiettivo principale dell’esercito ucraino. Lo dico con cautela, pronto ad essere smentito; non ho la sfera di cristallo, non pretendo di avere la verità in tasca, né di interpretare il futuro, perché non ne sono in grado. Non sono un indovino, non sono un veggente, ecc. Secondo me, non era l’obiettivo principale, perché difficilmente la NATO avrebbe permesso agli ucraini di combattere su territorio russo, riconosciuto internazionalmente come tale, per una centrale nucleare, con tutto ciò che ne sarebbe potuto derivare. Questo avrebbe innescato una risposta molto dura da parte dei russi, che comunque ci sarà già per l’ingresso delle truppe ucraine nel loro territorio, ma che sarebbe stata ancora più grave se avesse coinvolto una centrale nucleare. Non so fino a che punto, in questo momento, la NATO si senta pronta ad affrontare una situazione del genere.

Riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, è stato bombardato l’impianto di raffreddamento, e la distruzione di un impianto di raffreddamento di una centrale nucleare è un fatto molto grave. L’incidente di c, che non fu causato da azioni militari ma da un errore umano, riguardava comunque l’impianto di raffreddamento della centrale, per cui siamo in una situazione simile.

La novità è che, quando avvenne il disastro di Chernobyl, la propaganda occidentale accusò il comunismo, sostenendo che non era in grado di assicurare benessere e standard tecnici qualitativamente elevati ai paesi che amministrava, e quindi i comunisti erano colpevoli di mettere in pericolo il mondo.

Adesso che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita da un esercito che si rifà al liberalismo come ideologia politica, la propaganda liberale giustifica l’attacco e la possibilità di una nuova Chernobyl, una Chernobyl moltiplicata per dieci, visto che Zaporozhye è la centrale nucleare più grande d’Europa.

E cosa dice la propaganda? Dice che gli ucraini o non sono stati loro, o hanno fatto bene se sono stati loro, perché devono difendersi dai russi e difendere il liberalismo, cioè l’ideologia che porta benessere e stipendi elevati. Questo, secondo la propaganda, è ciò che viene detto ai popoli europei, anche se in realtà non è così.

La propaganda sostiene che, in nome della difesa del liberalismo, ovvero della difesa della plutocrazia, cioè degli interessi delle oligarchie che stanno dietro al nostro sistema, è giustificabile anche il bombardamento di una centrale nucleare e la possibilità di una Chernobyl 2.0. Se le radiazioni sono causate dai russi o dai comunisti, che spesso vengono equiparati a torto, si tratta di un disastro che dimostra l’incapacità e la malvagità dei russi e di tutto ciò che non è liberale. Se invece il bombardamento della centrale nucleare e le conseguenze concrete sono causate dai liberali, va tutto bene: quelle sono radiazioni buone, che portano benessere sociale, entertainment, e la libertà di essere gender fluid. Questo è il doppio standard: ci sono genocidi buoni e genocidi cattivi, radiazioni buone e radiazioni cattive, invasioni buone e invasioni cattive.

Quando si tratta dell’invasione ucraina del territorio russo, questo motto non vale più, è stato messo da parte. Al massimo affermano che Zelensky non ha contattato la NATO per le sue azioni in Ucraina, mentendo sapendo di mentire, perché se Zelensky non contatta la NATO, non può neanche muovere un carro armato, visto che tutte le armi che riceve vengono fornite all’Ucraina dalla NATO e dai suoi sponsor internazionali. Dunque, per utilizzarle, l’Ucraina deve chiedere permesso ai donatori…”

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