Durante la pandemia “il Parlamento ha introdotto nella legge il ricatto, ha legittimato il ricatto”, avv. Augusto Sinagra

Durante il convengno No Agenda 2023 di Roma, l’avvocato Augusto Sinagra ha lanciato una critica feroce alla gestione della pandemia da parte del Parlamento italiano, accusandolo di aver introdotto e legittimato il ricatto attraverso la legge. Secondo Sinagra, le misure adottate, in particolare l’obbligatorietà delle vaccinazioni sotto la minaccia di sospensione dal lavoro e dalle retribuzioni, rappresentano una forma di “violenza morale” a cui è impossibile resistere.

Sinagra ha esordito ponendo una domanda provocatoria: “Ma secondo voi cosa è più irresistibile, la violenza fisica o la violenza morale? Perché non c’è possibilità di resistere, perché… quando c’è il ricatto.” Questo incipit sottolinea la percezione dell’avvocato che le politiche adottate abbiano creato una pressione insostenibile sui cittadini, costringendoli a conformarsi sotto minaccia.

Il Ricatto Legittimato

Sinagra ha poi approfondito la sua critica, affermando che “il Parlamento ha introdotto nella legge il ricatto, ha legittimato il ricatto.” Questa affermazione fa riferimento specifico alle misure che prevedevano la sospensione dal lavoro e la perdita delle retribuzioni per chi non si sottoponeva alla vaccinazione obbligatoria. Secondo Sinagra, tali provvedimenti sono una forma di coercizione inaccettabile, che mina i principi fondamentali della democrazia e della libertà individuale.

Una Via Verso il Ricatto Istituzionalizzato

L’avvocato ha espresso la sua preoccupazione per la direzione in cui sta andando il Paese, avviandosi verso “una via di un ricatto istituzionalizzato.” Questa frase denuncia un sistema in cui le autorità utilizzano la legislazione come strumento di pressione per ottenere il controllo sulla popolazione, un’ombra inquietante che, secondo Sinagra, richiama pratiche di regimi del passato.

Nonostante le forti critiche, Sinagra ha chiarito di non essere nostalgico del passato, bensì del futuro: “Io sono nostalgico del futuro, sono nostalgico dell’avvenire, ma il passato mi deve insegnare qualche cosa.” L’avvocato utilizza la storia come una lezione per evitare gli errori precedenti, sottolineando l’importanza di una democrazia parlamentare rappresentativa che sia davvero tale e non un simulacro.

“La democrazia parlamentare rappresentativa, signori, non rappresenta più un cazzo,” ha concluso Sinagra, esprimendo la sua disillusione verso un sistema che, a suo avviso, ha tradito i suoi principi fondamentali.

Fonte

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