Olimpiadi: blasfemia, propaganda… e nessuna donna ha portato la fiaccola, lo ha fatto un trans

“La cerimonia di apertura delle Olimpiadi ha condensato il baratro in cui è sprofondato l’occidente. E la Francia, paese ormai lacerato e irriconoscibile, ne è la perfetta rappresentazione”, scrive Paolo Sceusa su Telegram (qui) “Blasfemia, propaganda, squallore.
Nemmeno il cielo ha retto un simile schifo: ha piovuto in continuazione.
Questa è la triste icona di questo presente devastato dal kitsch, assurto a nuova religione. Imposta, come tutte le altre religioni”

Nessuna donna (fanno ancora così paura?) ha portato la fiaccola al suo posto c’era un trans, come nelle immagini della cerimonia di apertura che rifacevano l’ultima cena in versione trans. Se non è questo un attacco alla famiglia, ai valori dell’occidente, alla Chiesa e alla maternità che cosa è? Davvero le donne si sentono rappresentare da un trans (con tutto il rispetto per loro)?

“Loro non vogliono più essere discriminati, non vogliono più essere offesi, derisi, criticati e attaccati per il loro modo di essere e di vedere il mondo. Giusto, sono con loro al 100%. Non scherzo! Ma perché loro possono discriminare, offendere, deridere, criticare e attaccare chi non vede il mondo come loro?”, scrive Matteo Grazolo (qui) “Siamo ancora in attesa di un mondo davvero tollerante con tutte le diversità. Per ora, nel dileggio insistito, ossessionato, feroce e livoroso della nuova ondata woke, prendo atto che siamo solo caduti dalla padella nella brace. E così siamo caduti da un eccesso di repressione all’eccesso di una repressione opposta. Allegra ma tragica, violenta nel riso, nei contenuti, nella forma, nella sostanza che dice “mi scaglio contro di te”. Abbiamo perso tutti, in questo modo. Tutto come al solito, sempre la stessa sconfitta: vince l’odio”.

Il cavallo delle Olimpiadi di Parigi corre sulla Senna. Il copricapo del cavaliere non lascia dubbi secondo una iconografia ormai classica: rappresenta uno dei cavalieri dell’Apocalisse. (Apocalisse 6:8 <<Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.>>) fanno notare i Rimasti su Telegram. “Nello spettacolo i danzatori scatenati, con uomini in gonna e tacchi a spillo e movenze da ossessi, a un certo punto vengono inondati da una luce rosso sangue. A quel punto uno su due crolla a terra come morto”

Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.

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Per non dimenticare: “Offesa gravissima a Dio e a milioni di cattolici e cristiani” dichiarare la Pasqua giornata della visibilità transgender, Mons. Viganò. “Chiedo ai miei fratelli nell’episcopato e ai sacerdoti di riconoscere che Joe Biden è incorso nella scomunica latæ sententiæ”

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