Le pressioni che ricevettero i soldati per vaccinarsi contro l’antrace durante la Guerra del Golfo spiegati dal generale Douglas Macgregor ” La stessa rigidità mentale che ha spinto le persone a dire ai propri soldati di farsi questo vaccino e a punirli se non lo avessero fatto era presente in questa faccenda del Covid”

Il generale Douglas Macgregor spiega in una recente intervista le pressioni che i soldati americani hanno subito durante la guerra per assumere un vaccino sperimentale, per il quale è stata fatta firmare una liberatoria.

“Ne ho esperienza personale perché in quel momento mi trovavo nel deserto e noi eravamo l’elemento principale. Eravamo l’avanguardia, noi del 7° Corpo, la prima unità ad entrare in Iraq nel 1991. E il mio squadrone è andato più velocemente di chiunque altro.

Forse anche a causa di questo c’è stata un’enorme pressione su di noi affinché prendessimo il vaccino.

Ci ho pensato e poi qualcuno mi ha consegnato un elenco e mi ha detto: ‘Se vuoi accettarlo, devi firmare questa liberatoria’. Ho chiesto: ‘Liberatoria? Che cos’è?’. Hanno risposto che solleva il governo da qualsiasi colpevolezza o coinvolgimento nell’assunzione del vaccino. Ho detto: ‘Beh, è ​​ridicolo’.

Ho trascorso gran parte della mia vita adulta in uniforme e sono stato vaccinato in passato e non è mai stato richiesto alcun modulo di liberatoria. Quindi ho detto: ‘Lascia perdere. Non lo prenderò’.

In quel momento, non pensavo che avremmo mai visto l’antrace, semplicemente perché eravamo in un deserto aperto, e sai, c’è molto vento e la sabbia nel deserto tende a distruggere agenti chimici piuttosto rapidamente. Quindi l’idea che avrebbero avuto un impatto su di noi, pensavo, era ridicola.

Inoltre, eravamo una formazione corazzata mobile. Non saremmo rimasti fermi e sottoposti ad attacchi chimici. Quindi ho detto di no.

Penso che la maggior parte dei soldati sia venuta da me e mi abbia chiesto: ‘Cosa pensi che dovremmo fare, signore?’. Ho detto: ‘L’esercito ti ha mai chiesto di firmare una liberatoria prima di ricevere la vaccinazione?’. Hanno risposto: ‘No, signore’. Ho detto: ‘Allora perché lo stanno facendo adesso?’. ‘Beh, signore, non lo so’. Ho detto: ‘Il mio punto di vista è che non lo accetterò. E certamente non ti consiglio nemmeno di farlo’.

La brutta notizia è che in molte altre unità i comandanti hanno addirittura punito i loro soldati per non aver preso il vaccino.

Abbiamo avuto persone che si sono ammalate gravemente e alcune sono morte di conseguenza. Uno, credo, è ancora vivo, ma permanentemente disabile. E questi erano esseri umani del tutto normali e sani.

La stessa rigidità mentale che ha spinto le persone a dire ai propri soldati di farsi questo vaccino e a punirli se non lo avessero fatto era presente in questa faccenda del COVID. Non so come abbiamo fatto a diventare così sovietici nel nostro approccio a tutto. A mio giudizio è molto poco americano”.

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Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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