“La legge ci tutela ancora ma non dobbiamo fare, non dobbiamo far diventare questa una consuetudine, perché tutto ciò che noi facciamo passare e lo approviamo tutti i giorni, quindi diventa consuetudine, diventerà un giorno legge, perché le leggi prendono forma dalla consuetudine”, ha denunciato l’avv. Francesco Cinquemani
Le parole dell’avvocato sottolineano un principio fondamentale del diritto: molte leggi nascono da pratiche consuetudinarie. “Quindi prima le leggi non esistevano, esistevano le consuetudine, cioè la praxis, i comportamenti quotidiani che le persone facevano. Questo un giorno venne messo sulleggi e quindi le consuetudine sono in realtà il principio dove nasce la legge,” ha spiegato Cinquemani, evidenziando come le abitudini quotidiane possano, col tempo, diventare la base per nuove normative.
L’avvocato ha messo in guardia contro il rischio di approvare tacitamente certe azioni, sostenendo che tale approvazione può limitare la nostra libertà. “Quindi se noi approviamo con il nostro tacito consenso certe azioni, siamo noi a limitare noi stessi della nostra libertà,” ha concluso.
La dichiarazione di Cinquemani invita a riflettere sul ruolo attivo dei cittadini nella formazione delle leggi e sul pericolo di accettare passivamente comportamenti che potrebbero, in futuro, diventare vincolanti a livello legislativo. In un’epoca in cui le dinamiche sociali evolvono rapidamente, le sue parole ricordano l’importanza di essere vigili e consapevoli delle implicazioni delle nostre azioni quotidiane.
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