Effetti a lungo termine del vaccino causati dalla “retrotrascrizione dell’RNA modificato e quindi dalla modificazione del DNA cellulare, che produce spike tutti i giorni, come se continuassero a vaccinasi”, Dott. Giuseppe Barbaro

A cosa sono dovuti gli effetti avversi a lungo termine dopo la vaccinazione per il Covid? Una possibile risposta l’ha data il dott. Giuseppe Barbaro durante il convegno No Agenda 2030, che si è svolto a giugno a Roma.

Gli effetti avversi a lungo termine registrati dopo il vaccino Covid possono essere dovuti “a una possibile retrotrascrizione dell’RNA modificato e quindi modificazione del DNA cellulare.

Immaginate che pazienti che hanno una retrotrascrizione dell’RNA modificato che è codificato per la sintesi della spike si introduce modificando il DNA cellulare e produce spike tutti i giorni, come se si vaccinasse praticamente tutti i giorni. E questo succede, si verifica.

Soggetti dopo due anni hanno ancora qualitativamente presente la spike vaccinale circolante. In questi casi è ovviamente ipotizzabile una retrotrascrizione dell’RNA modificato.

Le mutazioni del DNA indotto dal DNA plasmidico sono presenti nel vaccino fino a 500 volte quanto consentito. E ovviamente questo DNA plasmidico si inserisce nel DNA sacro erare modificandolo.

La conseguenza è la mancata riparazione della proteina spike del DNA cellulare e l’inibizione di alcuni geni oncosoppressori come il BRCA1 e il P53, che sono stati ridefiniti.

Questi fatti sono l’ulteriore e innegabile prova della natura sperimentale del farmaco”. E si sapeva. “A settembre del 2022 l’EMA rilascia un documento nel quale erano riportati dei rischi definiti come la miopericardite e viene considerata la possibilità di un rischio di un soggetto che era guarito dal Covid”, ma nonostante questi fatti innegabili si è andato avanti a vaccinare “anche le donne in gravidanza e in allattamento, nonostante le evidenze ormai chiare che le nanoparticelle di per sé, oltre a ne ha modificato la spike, passano attraverso la barriera placentare determinando un incremento del rischio di abortività e di malformazioni congenite.

L’inefficacia del vaccino si è osservato con l’insorgenza di ceppi vaccino resistenti e progressiva riduzione, per somministrazione ripetuta, della capacità di risposta immunitaria, quindi portando un’immunodepressione rilevabile col pannello MIT nel contesto della cosiddetta VAIDS, cioè una sindrome dell’immunodeficienza acquisita associata al vaccino, con riattivazione di infezioni latenti, specialmente l’infezione da herpes virus. Abbiamo visto l’Epstein-Barr virus, il citomegalovirus e l’herpes zoster. Questi sono virus anche più specificamente cardiotropi e molti casi di miopericardite sono legati alla riattivazione di queste infezioni. Io stesso ho 3 casi di miopericardite da citomegalovirus. Depressione dell’immunità innata responsabile di sviluppo di tumori insieme con specifiche azioni di genotossicità.

Vorrei ricordare che è stato dato quest’anno il premio Nobel, per non dire ignobel, per la medicina per la scoperta di un RNA modificato, cioè praticamente un RNA che viene stabilizzato attraverso una modifica della sua sequenza sostituendo l’uracile con la pseudouridina e ovviamente determinandone una maggiore tossicità”.

 

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