Come hanno fatto a minimizzare i dati degli effetti avversi in Italia: “la farmacovigilanza ha funzionato per un paio di mesi, allorché ad essere vaccinati erano gli operatori sanitari”… poi sono crollate le segnalazioni

“La sicurezza dei vaccini è stata propagandata in tutti i modi, sfruttando i dati forniti da Aifa”, ma secondo il dott. Paolo Bellavite, questi dati non sono esatti, hanno usato una serie di trucchi per far apparire gli effetti avversi d molto inferiori alla realtà.

“Aifa conferma la sicurezza dei vaccini. Riporta il dato di 18 eventi avversi gravi su 100.000 dosi. Poi in realtà nel testo dell’AIFA scrive che di queste solo un terzo sono correlati, quindi 6 su 100.000 dosi”, spiega al Convegno Verità e Giustizia a Bassano nel Grappa.

“In effetti sarebbero pochi, ma come si è arrivati a questo risultato? Ora vediamo. La figura mostra il numero di segnalazioni di eventi avversi, barrette arancio, e il numero di dosi somministrate, la riga verde, ogni giorno.

Si vede che fino ai primi di febbraio 2021, a fronte di circa 100.000 dosi somministrate, si registravano circa 1.000 eventi avversi, ma da fine febbraio in poi le dosi iniettate e la popolazione sono aumentate vertiginosamente, parliamo della linea verde, mentre le segnalazioni sono diminuite quasi a scomparire, tanto che il tasso di segnalazioni, linea blu, tendeva a zero. Quindi la farmacovigilanza ha funzionato per un paio di mesi, allorché ad essere vaccinati erano, guarda caso, gli operatori sanitari.Questo dimostra che il sistema di segnalazioni è andato completamente in panne. Una semplice prova di come i dati dell’AIFA sono incredibilmente sottostimati è un confronto con la letteratura scientifica, questa sì è la famosa scienza con la S maiuscola, per gli effetti avversi gravi correlati AIFA vuole far credere che fossero circa 60 per milioni di dosi, ma nello studio controllato di Pfizer e Moderna gli effetti gravi di interesse speciale, cioè le malattie cardiovascolari, erano 1200 casi per milione di dosi. La differenza è di 20 volte. Andando a vedere le miocardite gravi nei giovani secondo AIFA erano 1,8-2,1 per milione, mentre una pubblicazione scientifica, pur sempre sulla vaccinovigilanza spontanea, riporta un tasso da 52 a 105 case, seconda della fascia di età. AIFA qui sbaglia almeno di 25-60 volte.

Ma la realtà praticamente è che abbiamo sentito parlare di rapporto rischi benefici. Era stato detto che i benefici sarebbero state l’immunità di gregge e che gli effetti avversi fossero rarissimi.

Così hanno convinto molti e i non convinti li hanno obbligati, tranne me e molti di voi, si intende.

Ma la realtà si è rivelata ben presto diversa.

I benefici erano molto minori di quanto visto, erano forse una malattia un po’ meno grave per qualche mese, ma questo è incerto perché dipende dall’età e dipende se queste persone sono state curate o meno. Non abbiamo tempo per trattare questo aspetto. Mentre i rischi erano almeno 20 volte, abbiamo visto minimo, minimo 20 volte superiori a quanto diffuso al pubblico. Questa è la realtà scientifica”.

Fonte

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Per non dimenticare: La lettera in cui l’Ema conferma che i vaccini non servono per la prevenzione del contagio tradotta in italiano

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