“I morti vanno vendicati fuori da ogni ipocrisia”, inizia così la dichiarazione dell’Avvocato Augusto Sinagra al convegno “Dalla pandemia al trattato pandemico”, tenutosi a Roma il 28 maggio 2024.
“Per coloro che consapevolmente hanno concorso in un omicidio, e qui ci metto pure i magistrati ovviamente, io chiedo una punizione che sia, sul piano etico, corrispondente a ciò che si chiama vendetta. Nel caso dei morti uccisi consapevolmente non mi pare che la parola vendetta sia inappropriata. Io non perdono chi uccide la gente.
Perché la magistratura occulta? Perché si è resa complice di tante morti che dovevano essere evitate.
Perché la classe politica occulta? Perché anche essa si è resa complice, come i mezzi di informazione, che si sono resi complici.
Come anche tanti medici, che invece di dare la vita hanno dato la morte consapevolmente; l’alternativa che li giustifica è la stupidità. Allora dicano che non erano in grado di fare i medici per stupidità.”
L’intervento dell’Avvocato Augusto Sinagra al convegno “Dalla pandemia al trattato pandemico” fa riflettere. Sinagra ha dichiarato chiaramente che i genitori che hanno fatto vaccinare i propri bambini “non sono da considerare responsabili delle conseguenze negative eventualmente legate alla vaccinazione.” Secondo l’avvocato, le vere responsabilità ricadono su diverse categorie, tra cui lo Stato, la magistratura, i giornalisti, i medici, i parlamentari e i governi.
Sinagra ha espresso con fermezza il suo punto di vista, affermando che “il desiderio di vendetta contro coloro che hanno consapevolmente concorso a ciò che lui definisce omicidio è legittimo.” Ha specificato che questo sentimento di vendetta, pur essendo considerato negativo o positivo a seconda delle circostanze, è appropriato nel contesto dei morti che ritiene siano stati causati consapevolmente. In particolare, ha accusato la magistratura di essere complice di molte morti evitabili, attribuendo a questa istituzione una colpa grave e imperdonabile.
Sinagra ha anche denunciato la presunta corruzione tra i medici, accusandoli di “vendere la propria coscienza per un compenso di 80 euro all’ora per somministrare vaccini.”
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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