Augusto Sinagra accusa Mattarella per i vaccini: “dovere del capo dello stato è la verifica preventiva di costituzionalità delle leggi. Questa verifica non c’è stata”

Augusto Sinagra accusa Mattarella per come sono state promulgate le leggi che hanno autorizzato e poi reso obbligatori i vaccini per il covid: “dovere del capo dello stato è la verifica preventiva di costituzionalità delle leggi. Questa verifica non c’è stata”, ha spiegato alla manifestazioni per chiedere la non archiviazione del caso di omicidio contro Speranza e Magrini a Roma. “prego gli amici della Digos qui presenti di annotare questo passaggio”.

“Il Capo dello Stato, che anche ha fatto il professore associato di diritto costituzionale, poi ha avuto un passaggio pure come giudice costituzionale, non ha avuto nulla da eccedere, sospendendo la promulgazione e con provvedimento motivato. Chiedere alle Camere di ri-pronunciarsi su quella legge, questo non è stato fatto. Allora i casi sono due, o è una sorprendente incompetenza del Capo dello Stato, o si tratta viceversa di una partecipazione del Capo dello Stato. In ogni caso, non mancano i presupposti di affidabilità, di fiducia, di senso democratico, perché questo Capo dello Stato continua a fare il Capo dello Stato?

“Le stesse case farmaceutiche, cominciando dalla Pfizer, non hanno mai detto questo. E allora perché è stato fatto? Perché questa cattivenia? Perché questa volontà ufficiale? Perché? Il problema è il politico, e direi ancora che oltre che politico è un problema morale, bisogna ricostruire il tessuto morale della nazione, recuperare il senso della solidarietà è di nuovo, della compattezza.

Oggi noi stiamo partecipando ad un evento in un certo senso paradossale. Noi siamo qua per chiedere ai giudici di fare i giudici. Allora, se questa è la situazione, il tessuto istituzionale della Repubblica è marcio, perché uno è nella condizione di chiedere ai giudici, per piacere fate i giudici. Sentito dire vogliamo verità e giustizia, ma è esattamente quello che devono fare i giudici.

Oggi c’è un’attitudine della magistratura, non dico tutti i magistrati, sarebbe una cosa sciocca da parte mia, ma di quella che è la tendenza generale della magistratura a compiacere il potere. I magistrati del tribunale dei ministri diano prova perché loro devono dare la prova di qualcosa, non noi, perché noi rispettiamo le leggi, noi conosciamo quali sono i nostri doveri, anche loro hanno dei doveri. Devono rendere conto alla propria coscienza, se hanno una coscienza. Ed è una storia, ripeto, della magistratura italiana, quella di conpiacere il potere.

La stessa Corte Costituzionale, sono giudici anche loro, e vedono anche i gravissimi, i morti da vaccino. La Corte Costituzionale riconosce che queste porcherie medicamentali provocano eventi gravissimi che inducono la morte, però dice la sofferenza della tragicità del diritto. …E tutto questo si giustifica, perché? Perché in caso di evento avverso o in caso di morte, lo Stato risarcisce la vittima o gli eredi. Voi vi rendete conto dell’abisso di moralità in cui si è arrivati? Si consente che lo Stato uccida, perché risarcisce! E in nome di chi?

Io faccio appello alla coscienza popolare che maturi questa riflessione e inducca chi ha il dovere di farlo a pronunciarsi, a prendere posizione, a esporsi, vedete, senza motivo, senza nessuna ragione. O io lo farò ancora se il Signore mi darà vita.

Se volete fare qualcosa, queste idee, queste cose, testimoniatele, diffondetele, rendeteli testimoni, voi di verità, prima ancora che quei giudici.

Ebbene, io voglio dirvi una parola di speranza. Tutti i progetti politici miranti alla distruzione della vita sono un contro natura e non vinceranno!

Vogliono distruggere quello che è il collegamento, il radicamento della persona con il territorio, quello che una volta si chiamava patria, usiamola con questa parola!

E voi chiedo se ho meritato qualcosa, io vi chiedo una cosa in cambio, per quello che mi resta della vita. Fatemi un regalo, fatemi morire in questa speranza che la patria possa ritornare a quale era, che non tutti questi sforzi sono stati inutili, che quel poco che ho potuto fare non sia stato vago. Fatemi morire felice”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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