Pannelli solari: lo smaltimento viene fatto per interramento e inquina il suolo, la denuncia di Francesca di Donato

Pannelli solari: “Non tutto è completamente riciclato, una parte viene riciclata e una parte va smaltita”, spiega l’eurodeputato Francesca di Donato in una recente intervista.

“Quindi attenzione perché lo smaltimento e lo sanno già i paesi dove appunto stanno sostituendo i vecchi pannelli, viene fatto tramite interramento, quindi vengono interrati sotto terra. E chiaramente queste sostanze che compongono i pannelli poi vanno a inquinare il terreno in maniera abbastanza grave. Ed è  costoso comunque”.

I pannelli solari sono classificati come Raee, ma la gestione del loro smaltimento è ancora complessa. Si calcola che entro il 2050 saranno prodotti rifiuti per 78 milioni di tonnellate. Si tratta di circa quattro miliardi di pannelli solari.

“I pannelli solari a fine vita (EOL) possono diventare una fonte di rifiuti pericolosi, sebbene ci siano enormi benefici a livello globale dalla crescita della produzione di energia solare”, si legge in un recente studio “La capacità fotovoltaica installata globale ha raggiunto circa 400 GW alla fine del 2017 e si prevede che aumenterà ulteriormente fino a 4.500 GW entro il 2050. Considerando una vita media dei pannelli di 25 anni, si prevede che i rifiuti solari fotovoltaici a livello mondiale raggiungeranno tra il 4% e il 14% del totale. capacità di generazione totale entro il 2030 e salirà a oltre l’80% (circa 78 milioni di tonnellate) entro il 2050. Pertanto, lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici diventerà una questione ambientale rilevante nei prossimi decenni. Alla fine, ci saranno ampie possibilità di indagare attentamente sullo smaltimento e sul riciclaggio dei pannelli fotovoltaici EOL. L’UE è stata pioniera nella regolamentazione dei rifiuti elettronici del fotovoltaico, compresi obiettivi specifici di raccolta, recupero e riciclaggio del fotovoltaico. La Direttiva UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) impone a tutti i produttori che forniscono pannelli fotovoltaici al mercato dell’UE di finanziare i costi di raccolta e riciclaggio dei pannelli fotovoltaici EOL in Europa”.

“Al momento il fatto che componenti preziosi non siano recuperati e riciclati in modo efficiente rende queste tecnologie non sostenibili. Al livello globale la percentuale di riciclo di trenta elementi strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie è inferiore all’1 per cento!, scrive The Conversation.

“Una delle principali carenze in fase di progettazione è dovuta al fatto che i componenti delle apparecchiature sono “incollati” insieme, e per smaltirle bisogna ridurle in piccoli frammenti fatti di materiali misti difficili da separare in un secondo momento. Una ricerca recente sul recupero delle materie prime dai rifiuti elettronici evidenzia un altro problema: l’immagine qui sotto ritrae un tipico circuito stampato e mostra la posizione dei materiali strategici, ma anche la difficoltà di estrarli, in primo luogo perché sono dislocati sulla scheda in piccole quantità, ma anche perché per individuarne la posizione servono attrezzature sofisticate. E questo ancora prima di cominciare i processi di separazione e di recupero. La chiave sta nella fase di progettazione, che dev’essere migliorata”.

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