“Non esiste una buona salute e una buona sanità se sei in un contesto marcio”, denuncia Mauro Rango, il fondatore di Ippocrate.org.
“La pandemia vera è la pandemia di cancro, di malattie autoimmune, di malattie degenerative, di malattie rare che aumentano e è sotto gli occhi di tutti, la nostra esperienza personale, pensate a quante persone conoscete che si ammalano sempre prima di cancro e muoiono sempre prima di cancro, tantissime.
Questo non è determinato da un virus, è determinato da un ambiente malato.
Io sono abbastanza pessimista sul futuro, nonostante il pessimismo però non mi fermo, nel senso che vado avanti con tutti i meravigliosi volontari che hanno raggiunto Ipocrate e sono stati veramente tanti e sono veramente tanti, sono tantissimi, sono migliaia ormai, credo che siamo sui 5-6 mila iscritti che pagano la loro quota, abbiamo migliaia di persone ai corsi, tantissima gente che fa sentire, che ci crede su questa cosa e io nonostante il pessimismo dettato proprio dal fatto che su questo mondo in cui viviamo e dove siamo arrivati. Nonostante questo stiamo cercando di costruire un ecosistema, la dico in maniera semplice, poi se volete vederlo lo vedete nei vari siti nostri, visitate il sito ipocrate.org, l’abbiamo rinnovato l’altro giorno e da quello raggiungete il sito della nostra casa editrice, dei quaderni di Ippocrate, e tra poco ci sarà il sito della fondazione e anche il sito della federazione delle scuole parentali.
Insomma un ecosistema perché come in una città se e non lavori su quello che sono le infrastrutture, strade, fognature, elettricità, il condominio poi muore.
Quello che stiamo cercando di fare è mettere insieme tutta una serie di realtà che dialoghino tra di loro con l’obiettivo specifico di lasciare da parte la sostenibilità e quindi in prospettiva dare le attribuzioni giuste alle persone, ma con l’obiettivo dell’interesse dell’individuo e quindi con l’obiettivo proprio della connessione con il prossimo, cioè creare una moltitudine che si autogestisce.
Questi progetti stanno andando avanti, abbiamo riunioni continue, abbiamo anche centri che stanno partendo, il primo centro territoriale ad Udine con 50 professionisti e con volontari che operano e che sarà il primo centro che è già il primo centro pilota a cui stanno seguendo anche altri centri che apriranno a mese prossimo.
Noi vogliamo arrivare in tutta Italia con un centro territoriale dove il cittadino si rivolge lì e lì può trovare risposte sia in campo medico specialistico, sia in campo di assistenza familiare, quindi assistenza domiciliare, sia in campo diagnostico avanzato, anche nel settore della prevenzione, per cui il naturopata, l’operatore olistico, ma anche esperti riguardanti la questione della salubrità ambientale, quindi alimentazione, quindi salubrità degli ambienti.globale.
Vogliamo realizzare un nuovo mondo, magari più piccolo, perché non c’è spazio per tutti in questo nuovo mondo, ti dico io, perché di spazio nel mondo ce n’è davvero tanto, anche più di miliardi, come di che siamo in troppi in realtà, se potrebbero stare altrettanti miliardi secondo me.
La questione è semplice, semplice, anzi molto complessa. C’è chi vuole realizzare questo e chi invece dice no, non possiamo abbandonare la barca che sta affondando, dobbiamo cercare di ricostruirla, quindi cercare di cambiare le istituzioni, riprendere il controllo e ovviamente sai, da una parte c’è una prateria, quella vedo io, perché tutto quello che realizzi di nuovo, quando crei un nuovo sentiero, tutta la scoperta di venire. Dall’altra parte invece ti trovi a avere a che fare con certi personaggi che non vogliono mollare l’erede. Ora io non sto a dire se una è più giusta e l’altra è sbagliata. Sono due strade che secondo me un giorno andranno a convergersi”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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