Morti improvvise: ci hanno detto che le autopsie erano inutili per convincerci a non farle, la denuncia di Elena Alberton del Comitato Salvaguardia

“Chi vi parla ha nel cuore un figlio di 40 anni. Era un’atleta”, racconta Elena Alberton del Comitato Salvaguardia al convegno Verità e Giustizia a Bassano del Grappa.

“Aveva avuto l’idoneità agonistica a luglio del 2021.

Quel giorno di dicembre è andato a letto dopo il turno di lavoro. Non si alzava, l’ho chiamato, ma da quel letto è stato portato via.

Ci sono altre persone del direttivo, del Comitato salvaguardia, che hanno avuto esperienze simili e siamo uniti dallo stesso problema e dallo stesso dolore e quindi sappiamo che vivere questi momenti è estremamente drammatico, ma vi assicuro che nessuno di voi, di noi scusate, aveva pensato prima che gli potesse capitare una cosa di questo genere.

E proprio per questo abbiamo pensato di rendere utile questo dolore, dare voce a chi di voce non ne ha più per chiedere la verità. E quindi ciò che noi vogliamo E’ quello che vi chiediamo, di farvi latori di queste informazioni.

Noi ci auguriamo che non capiti più, perché siamo certi, lo sappiamo, anche voi lo condividete, che le morti improvvise ci sono sempre state. Ma questo incremento non è normale capita in coincidenza di una condizione particolare che è stata l’imposizione di una vaccinazione.

Il nostro comitato si è unito ed è partito per poter essere di sostegno a quelle persone che disgraziatamente dovessero esperienze, ma soprattutto per informare che se vogliamo utilizzare queste morti, se vogliamo rendere una degna sepoltura a queste persone care che portiamo nel cuore, dobbiamo fare le autopsie. Non è automatico che lo Stato, che l’ente pubblico, che le istituzioni lo facciano.

Chi vi parla ha dovuto lottare in quel momento per avere l’autopsia. Non la volevano fare, perché era inutile.

Ho trovato la forza per chiederlo, ma non sono andata avanti nel modo corretto, perché non me lo aspettavo, non lo sapevo, ma almeno sono riuscita a fare l’autopsia.

Pertanto, di fronte a questi eventi, tutti noi sappiamo cosa significa chiedere una cosa di questo genere”.

Fonte

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