Le autopsie state, tra virgolette, secretate. “Anche questa è una cosa di una gravità inaudita”, denuncia l’avv. Angelo Dii Lorenzo.
“Per un malore improvviso, ipotizzando un problema cardiaco, per andare a cercare la spike bisogna fare delle indagini ben specifiche. Se non la fai, quell’indagine non ti dà la risposta con riferimento alla domanda che tu fai autottica. Quindi tu vai a indagare se ci sono, per esempio, per vedere se c’è un uso di droghe, devi fare degli esami specifici, per vedere se c’è l’abuso di alcol, devi fare degli esami in serie di autopsia.
Invece, la maggior parte si sono limitati ad esami esterni e quelli che sono state fatte le autopsie nei tessuti cardiaci non sono andati a indagare se persisteva la spike, se c’era la spike. Quindi non si può sapere …la morte improvvise, è morte naturale, non c’è nessuna causa riconducibile.
Non è possibile vaccinazione, perché questo avrebbe significato riconoscere gli effetti avversi e quindi demolire completamente tutto il castello della normativa e della campagna vaccinale e oggi far assumere le responsabilità a coloro che hanno deciso in quel modo, che hanno nascosto. La tendenza è non farlo”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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