Elezioni e raccolta di firme solo per le neo formazioni politiche, nuovi ostacoli burocratici. La denuncia di Avvocati Liberi

Impegmandoci come sempre nella raccolta ed autenticazione delle firme per le neo formazioni politiche che intendono partecipare alle Elezioni europee, apprendiamo che “La Prefettura di Torino, in accordo con il Ministero competente, ha diramato ai Comuni la direttiva di non accogliere sia le richieste via PEC per la stampa dei moduli A3 utilizzabili per la raccolta firme di presentazione delle liste alle europee 2024, sia la contemporanea segnalazione della raccolta sul sito dei Comuni”.

Non si comprende se la cosa sia a discrezione delle Prefetture, ma è comunque un fattore molto penalizzante.

Sarebbe interessante verificare se la stessa direttiva è stata diramata anche da altre Prefetture.

Come Associazione di Avvocati lo vorremmo proprio leggere questo fantomatico accordo, con le relative motivazioni, che, in sostanza, estese su base italiana, impongono di fare 8000 depositi brevi manu in 8000 comuni circa.

Ovviamente noi siamo in totale disaccordo: in un mondo in cui le notifiche ed i depositi avvengono ritualmente tramite PEC, in cui una raccomandata inoltrata tramite pec ha tutti gli effetti legali, in cui esistono pubblici registri degli indirizzi di posta elettronica certificata, ivi inclusi quelli della P.A., ergo dei circa 8000 comuni italiani, non è possibile rifiutare il deposito di un modulo tramite posta certificata.

Non ci può essere motivazione che tenga.

Quanto sopra appare ancor più grave se si considera la disparità di trattamento tra partiti tradizionali, già presenti in Parlamento, e partiti di nuova formazione, i quali ultimi sono gli unici onerati della raccolta di decine di migliaia di firme per partecipare a differenza dei primi, esentati da questo incombente molto dispendioso e gravoso.

Alle formazioni politiche che intendano partecipare alle elezioni consigliamo di inviare comunque le PEC ai Comuni dell’Area torinese, i quali debbono ritenersi obbligati un secondo dopo a procedere all’avviso della ricezione stessa ed alla raccolta firme.

Noi saremo pronti a difenderli forti dell’art. 49 Costituzione che prevede che “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.

In base a questa applicazione che pare verrà praticata, possono partecipare alla vita politica del Paese tutti, ma poi ovviamente ci sono quelli che possono partecipare più degli altri.

Viene in mente quel bel detto di Carnelutti secondo cui “La legge è uguale per tutti. Anche la pioggia bagna tutti, ma chi ha l’ombrello si ripara…”

Che dire, W la Democrazia❗️

Avv. Massimo Agerli
Avv. Marcello De Vito
Avvocati Liberi

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: La censura Ue arriva prima di 3 grandi eventi: elezioni europee, cessione poteri all’Oms e l’inverno con il ritorno del Covid… un caso?

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com