Petizione contro la “Polizia del Pensiero” dell’ONU per la libertà di pensiero, di opinione e di stampa

E’ arrivata quasi a 300mila firme la petizione per la libertà di parola lanciata su Citizen: ” Le stesse Nazioni Unite che sostengono un Trattato Pandemico mondiale per dettare le tue scelte in materia di salute e che privilegiano l’ideologia LGBT rispetto alla libertà religiosa sono ora intenzionate a controllare ciò che puoi leggere, pubblicare o condividere! Questo piano dell’ONU è un attacco diretto alla libertà di parola, che prende di mira quelli di noi che sfidano le opinioni tradizionali su gender, aborto, pandemie, vaccinazioni, valori della famiglia e Cristianesimo”.

Questo il testo della petizione, che si può firmare qui.

Mentre ci auguriamo un felice e prospero anno nuovo, i globalisti dell’ONU stanno silenziosamente elaborando piani per rendere il 2024 un anno terribile per persone come te e come me.

Pensavi davvero che i globalisti si sarebbero presi una pausa per Natale?

Ebbene, CitizenGO ha appena svelato il loro sconvolgente programma.

Mentre tu e io eravamo impegnati a festeggiare le festività natalizie, l’UNESCO, una delle più importanti agenzie delle Nazioni Unite, ha scaltramente lanciato un piano allarmante, che colpisce al cuore le nostre libertà.

Il piano, chiamato “Linee guida per la governance delle piattaforme digitali“, delinea una “serie di doveri, responsabilità e ruoli per gli Stati, le piattaforme digitali, le organizzazioni intergovernative, la società civile, i media” e così via, per affrontare “la dis-informazione e la mala-informazione, i discorsi d’odio e le teorie complottiste”.

Vogliono farti credere, con tanti bei discorsi, che si tratta di un altro piano globale benintenzionato per proteggerti. Credimi, non potremmo essere più lontani dalla verità.

Si tratta di un attacco diretto alla libertà di parola, che prende di mira chi di noi contesta le opinioni dei globalisti su gender, aborto, vaccinazioni, valori della famiglia e Cristianesimo.

Le stesse Nazioni Unite che spingono per un Trattato Pandemico globale per controllare le tue decisioni sulla salute o che sostengono che la libertà religiosa sia meno importante della promozione dell’ideologia LGBT ora decideranno cosa puoi o non puoi leggere, pubblicare e condividere!

Firmerai oggi la petizione che esorta il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni a opporsi al piano di censura globale dell’UNESCO?

Noi di CitizenGO siamo pronti a opporci a questo complotto globalista e di estrema sinistra, proprio come stiamo combattendo il Trattato Pandemico e altre minacce alla tua e alla mia libertà. Ecco il primo passo del nostro piano:

Riuniamoci per raccogliere oltre 500.000 firme dall’Italia e da tutti i 20 Paesi in cui operiamo entro il 31 gennaio. Vogliamo generare una risposta massiccia nel più breve tempo possibile e presentare un’opposizione schiacciante, assicurandoci che i responsabili delle decisioni non dimentichino la nostra forte resistenza ai loro piani nascosti.

La possibilità di scambiare liberamente idee e informazioni è una pietra miliare delle società democratiche.

Eppure il programma cerca di limitare il discorso libero sulle piattaforme dei social media e non solo, con il pretesto di controllare il cosiddetto “discorso d’odio” e le “false informazioni”.

Ma tu ed io sappiamo come stanno le cose: per questi globalisti, “incitamento all’odio” e “fake news” sono solo ciò che va contro la loro agenda… Ed è per questo che hanno bisogno di una Polizia del Pensiero globale.

Le loro intenzioni sono chiare:

  • Se le informazioni sulle elezioni sono soppresse e vengono poste sotto il loro controllo e la loro regolamentazione, allora sappiamo quanto facile sia per loro influenzare e condizionare i risultati politici.
  • In secondo luogo, le misure di salute pubblica: sei sorpreso? È da un anno che combattiamo contro il Trattato Pandemico dell’OMS e adesso le Nazioni Unite stanno mettendo le mani su un’altra arma per dettare le vostre scelte in materia di salute.
  • E dulcis in fundo… “incitamento alla discriminazione”, noto anche come “discorso d’odio“… In altre parole, tutto ciò che va contro la loro agenda riguardo a temi come l’ideologia di genere, l’aborto e le opinioni cristiane su tali questioni!

Ricorderai che alcuni dei nostri attivisti di CitizenGO, come Caroline Farrow in Inghilterra, Ann Kioko in Nigeria e ora Eduard Prols in Germania, sono stati perseguiti e incriminati per aver espresso pubblicamente le loro opinioni su questioni come l’ideologia di genere.

Per non parlare dell’oltraggioso procedimento giudiziario alla parlamentare finlandese Päivi Räsänen, che ha dovuto affrontare un processo lungo tre anni, rischiando il carcere, per aver espresso le sue opinioni cristiane online.

E tanti altri come lei negli ultimi anni!

Non dimenticare che tutti queste persone sono stati perseguite e accusate di “discorso d’odio”.

L’obiettivo di questo nuovo piano è quello di proporre misure per identificare e limitare ciò che esso considera “disinformazione” e “discorso d’odio”.

Immagina quanto verrà ancor più normalizzata la persecuzione delle voci cristiane se verrà attuato quanto stabilito da questo programma.

Ancora una volta, spetta a noi ostacolare questo processo e fare tutto il possibile per smascherarlo per quello che è: un tentativo totalitario e di ampia portata di censura globale che limita direttamente i nostri diritti fondamentali di esprimere le nostre convinzioni.

Aiutaci a raggiungere 500.000 firme prima del 31 gennaio! Fermiamo insieme questo complotto delle Nazioni Unite:

Firma subito la petizione per respingere il piano dell’UNESCO per imporre ciò che possiamo o non possiamo dire!

La tua firma contribuirà a inviare un messaggio forte all’agenzia delle Nazioni Unite, mentre cerchiamo di fare tutto il possibile per ostacolare qualsiasi cosa venga fuori da quest’ultimo rapporto.

Il rapporto dell’UNESCO “Linee guida per la governance delle piattaforme digitali”indica un’evoluzione verso una maggiore censura e controllo delle conversazioni digitali.

Ciò significa la soppressione di opinioni e informazioni contrarie alle narrazioni approvate dall’UNESCO o dai governi e dalle società che vi collaborano.

In sostanza, loro decidono lo scambio di informazioni e impongono ciò che possiamo o non possiamo dire e pensare online. Non si tratta solo di plasmare l’opinione pubblica: è una mossa pericolosa per imporre un’unica ideologia, schiacciando pensieri e credenze diverse.

Contrariamente alla Costituzione Italiana, che proibisce fermamente l’interferenza del governo nella libertà di parola e di stampa, l’UNESCO fa riferimento a diversi documenti internazionali sui “diritti umani” per determinare quali discorsi limitare.

Non fraintendermi, questo tipo di documenti prodotti dalle agenzie delle Nazioni Unite sono molto importanti!

Vengono utilizzati come riferimento, ma poi vengono imposti ai governi nazionali. Abbiamo visto di persona quanto possa diventare pericoloso il diritto internazionale consuetudinario delle Nazioni Unite.

E la parte più allarmante? L’UNESCO non sta agendo isolatamente: ha in programma di collaborare con i governi e le aziende di tutto il mondo per attuare questo regime di censura… come una Polizia globale del Pensiero!

Il rapporto stesso stabilisce come collaborerà con i governi per colpire una serie di forme di discorso, promuovendo apertamente i propri obiettivi ideologici.

Mentre il nuovo anno prende il via e siamo presi dalle distrazioni della routine quotidiana, l’ONU farà tutto il possibile per mettere in atto questo quadro normativo.

Ecco perché spetta a noi difendere di nuovo i nostri valori. Perché è in gioco il nostro diritto di parlare liberamente di questioni cruciali, compresa la nostra Fede!

Non possiamo permettere che questo accada: aiutaci a raccogliere 500.000 firme prima della fine di gennaio per dare scacco matto alla Polizia del Pensiero dell’ONU:

Unisciti a noi per inviare un messaggio forte. Firma la nostra petizione per esortare il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni a opporsi al tentativo dell’UNESCO di controllare e censurare il nostro discorso online.

Maggiori informazioni:

Linee guida per la governance delle piattaforme digitali (UNESCO)

https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000387339

All’interno del piano delle Nazioni Unite per il controllo dei discorsi online (The Epoch Times)

https://www.theepochtimes.com/article/inside-the-un-plan-to-control-speech-online-5534524

Il piano delle Nazioni Unite per il controllo del linguaggio online (AMAC)

https://amac.us/newsline/society/inside-the-un-plan-to-control-speech-online/

Si può firmare qui

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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