Resistenza: cosa si può fare a livello individuale spiegato dall’avv. Fusillo

Cosa si può fare a livello individuale? Risponde l’avvocato Alessandro Fusillo. “A livello individuale noi possiamo, come ho detto sempre, resistere, quindi non accettare tutto quello che fa parte di questo grande piano evidentemente organizzato per distruggerci, per distruggere le nostre libertà e per toglierci la nostra proprietà. Quindi astenerci da tutte queste idiozie, dall’elettrico, dall’accettare tutta questa retorica del green, del clima eccetera eccetera.

Ci sono tante cose che si possono fare nella vita quotidiana. Non scaricare nessuna di queste applicazioni varie che devono servire a controllarci, non cedere all’identità digitale, alla moneta digitale, ai vari wallet che sono in corso, continuare ad utilizzare i contanti, ci sono tutta una serie di strategie che vanno esattamente contro questa narrazione ufficiale, disobbedire sistematicamente a tutte queste norme che ci vengono proposte e questo è il modo migliore a livello individuale per come dico io sempre mettere un po’ di sabbia negli ingranaggi di questa colossale macchina il cui scopo è abbastanza evidente.

Sii può, per esempio, togliere i figli se possibile dalle scuole pubbliche o private nelle quali vengono sottoposti a questo tipo di indottrinamento e scegliere per esempio l’educazione parentale. E’ faticoso, però magari possiamo evitare che i nostri figli vengano inseriti in queste vere e proprie teorie della nuova religione climatica che sono diventate le scuole.

Poi ci sono le piazze, ci sono le proteste, ovviamente non se ne parla, la Germania è bloccata, ci sono le proteste dei contadini che sono forse al momento quelli che sono più sotto attacco, che hanno la maggiore sensibilità rispetto a queste vicende perché sono quelli che subiscono le regolamentazioni folli che riguardano il presunto effetto inquinante degli animali o dei fertilizzanti o comunque dell’attività agricola e che quindi sono in prima linea su un piano ben preciso, cioè quello di sterminarci attraverso la carestia, perché se io tolgo di mezzo la produzione del cibo distruggo il settore agricolo e il risultato poi è la carestia e il risultato della carestia è che poi bisogna mangiarsi le schifezze prodotte da Bill Gates o da questa gentaglia, la carne sintetica, gli scarafaggi e quant’altro ci vogliono proporre.

Avere una consapevolezza anche alimentare, cioè stare attenti, non comprare prodotti della grande distribuzione, cercare di tornare veramente al mercato, al contadino che ci vende dei prodotti che sono fuori da certi circuiti, rifiutare tutto quello che viene dalla grande industria alimentare.

Cercare di uscire anche da una medicalizzazione eccessiva della società. Il potere che l’OMS e in generale tutte le strutture sanitarie hanno su di noi viene in larga misura da un abuso della medicina, dei medici, dei farmaci, poi arriva sempre quello che dice, ma io ho una malattia cronica, ma io ho mia nonna che ricoverata, certo, questo l’ho sempre detto, chi può è nei limiti di quello che si può, però per esempio si può sottrarsi al vortice infernale della cosiddetta medicina preventiva è una cosa che si può fare, non c’è bisogno di stare dal medico ogni due settimane per farsi controllare cose che non esistono e che non che ci sia per evitare tutto questo carosello infernale della della della medicalizzazione della società.

Queste sono le cose che noi possiamo fare nel nel nostro piccolo e nella nostra vita quotidiana. Come dico sempre disobbedire, boicottare, resistere.

Queste sono le le parole d’ordine alle quali noi ci dobbiamo ci dobbiamo legare e e poi fare rete, fare comunità. Ci sono tante iniziative che stanno nascendo anche per mettere insieme le persone, per creare delle reti che magari possono aiutare a scambiare prodotti, a mettere in contatto le persone, anche con mezzi di comunicazione non tanto controllabili come i social perché l’altra linea di attacco, e anche su questo gli interventi al World Economic Forum sono stati molto chiari vanno verso la censura, perché non riescono a trattenere l’opinione pubblica, di fatto loro pensano di controllarla totalmente attraverso la televisione, i mezzi di comunicazione di massa, ma in realtà la storia di questi ultimi quattro anni e quello che sta succedendo negli altri paesi è la dimostrazione che il controllo totale non c’è, che la censura non riesce, le notizie e soprattutto un atteggiamento di resistenza vanno avanti”.

Qui il video dell’intervento dell’avv. Fusillo: https://www.youtube.com/watch?v=UrAM5ik2Uds

 

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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