“Polizia giudiziaria svuotata del potere della titolarità” … così i magistrati chiedono l’archiviazione anche di casi come quelli di Speranza e Magrini. La denuncia di Antonio Porto

“Purtroppo in Italia dal 24 ottobre 1989 la polizia giudiziaria è stata svuotata di un potere, la titolarità. Io vi dico soltanto una cosa, prima dell’89 la Polizia Giudiziale in Italia ha sconfitto le Brigate Rosse. Oggi, dovendo sottostare ad ordini i magistrati che lavorano da dietro una scrivania e non sanno cosa vuol dire essere in strada e affrontare i delinquenti, si giungono a questa conclusione, a una richiesta di archiviazione, non per dettagli tecnici, ma per opinioni personali. Quindi OSA Polizia andrà fino in fondo e si fermerà nel momento in cui… Noi ci fermeremo nel momento in cui sarà scritta la verità con la giustizia. E nel momento in cui la Polizia verrà restituita ai poliziotti”, questa la denuncia di Antonio Porto, il responsabile dell’organizzazione sindacale autonoma di polizia, OSA Polizia, a Roma davanti alla procura con i danneggiati da vaccino per chiedere la non archiviazione del processo contro Speranza e Margini per omicidio in merito alla campagna vaccinale.

“È normale che da appartenente alla pubblica sicurezza ci siamo posti sin da subito delle domande, sin dai primi giorni della pandemia.

I miei colleghi erano quelli in prima linea, quelli che andavano ad affrontare un nemico che i primi tempi non ce lo descrivevano, non si sapeva nulla. C

i dicevano semplicemente di tenere la distanza, ci veniva consigliato in un approccio con qualche delinquente il tipo di mascherina da indossare.

Poi è arrivato man mano l’obbligo che ha colpito anche le forze dell’ordine.

In Italia sono state colpite tre categorie importanti. Io le chiamo le categorie delle tre S. Sanità, sicurezza e scuola. Non è un caso. Tutti lavori pubblici.

Però era il nostro dovere, era il mio dovere di sindacalista garantire la sicurezza ai miei colleghi. La sicurezza di qualsiasi cosa, perché è vero che il sindacato in polizia tutela gli interessi dei lavoratori, ma gli interessi non sono da identificarsi soltanto all’interno dei soldi, dei contratti, anche della salute.

Quindi nel momento in cui viene proposto un farmaco sperimentale, un farmaco che comunque non aveva superato i trial della sperimentazione, le istituzioni dovevano garantire la sicurezza di quei farmaci, perché le forze dell’ordine sono preposte alla tutela dell’ordine della sicurezza pubblica nel nostro paese e alla difesa della nostra patria. Sono l’unica categoria di lavoratori in Italia che non sono sostituibili. C’è bisogno di un determinato requisito.

Il medico, seppur importante, ma lo sappiamo, hanno chiamato quelli esteri a sostituire i sanitari italiani. Come l’hanno fatto con i docenti. I docenti che non si è vaccinati hanno chiamato il supplente. Con le forze dell’ordine questo non lo potevano fare, ma nonostante tutto hanno obbligato. Sono partiti man mano dalle mense. Chi aveva il super green pass poteva entrare e mangiare in mensa. Chi non ce l’aveva doveva mangiare fuori sui gradini, ma però poteva stare all’interno della stessa macchina, a 20 cm. Poteva lavorare nello stesso ufficio, ma la cosa più aberrante era che chi serviva il pasto a quei poliziotti che avevano l’obbligo del super green pass, non avevano l’obbligo del green pass. E già qui la situazione cominciava a far nascere forti dubbi. Poi si è passato ai tamponi. I vaccinati non erano obbligati al tampone, i non vaccinati ogni 48 ore dovevano sottoporsi a un TSO.

Ma si sapeva, e io l’ho dimostrato con i miei documenti sindacali, che i vaccinati contagiavano allo stesso modo dei non vaccinati.

Poi è arrivato l’obbligo lasciando i lavoratori della Polizia di Stato a stipendio zero, o ti vaccinavi o ti morivi di fame. è una storia brutta per la polizia di Stato, ed è la storia della Uno Bianca. Sappiamo tutti quanti chi erano quei delinquenti della Uno Bianca e nel momento in cui sono stati scoperti e arrestati, mentre erano in galera perché avevano anche ucciso i loro stessi fratelli, gli è stato garantito un assegno alimentare, il 50% dello stipendio. Chi invece cedeva di non vaccinarsi, doveva stare a stipendio zero. Solo in Italia, in Europa, solo l’Italia. Infatti, questo lo sappiamo molto bene. Però siamo in Italia, parliamo dell’Italia.

A questo punto il mio dovere era quello di porre delle domande. Mi sono rivolto a un consulente, perché molti colleghi mi chiedevano se mi devo vaccinare, ma se devo contemporaneamente sollevare dalle responsabilità chi mi sta obbligando, filmando un consenso informato. Perché? Lui, gentilmente, mi ha risposto con una relazione tecnica dettagliatissima, dove inizialmente mi dice che la sola emissione in commercio di questi sieri, in due articoli ne disapplicava 28 articoli di due normative europee, specifica per l’emissione in commercio dei prodotti OGM. In più, nei fieri Pfizer e Moderna, vi erano dei prodotti, dei lipidi funzionali, di cui si sconosceva tutto. Non c’erano studi sulla cancerogenicità, sulla genotossicità e mi ha fornito delle schede tecniche di questi prodotti della casa che produceva questi prodotti, la Cayman Chemical. I prodotti sono tranquillamente rintracciabili nei bugiardini sia della Pfizer che del Moderna. Sono per la Pfizer la LC0315 e la LC0159 e l’SM102 per il Moderna. Di questi prodotti la casa che li produce ne consigliava l’uso solo per scopi di ricerca, consigliandone l’uso per scopi terapeutici e diagnostici su uovo e animale. Infertilità, cancro, effetti tetadrogeni nelle donne incinte e tanti altri effetti. Io ho chiesto alla mia amministrazione di fermarsi, di non obbligare i miei colleghi ad una vaccinazione con un prodotto che poteva essere pericoloso per la salute.

Però purtroppo non c’è stato verso. Da lì poi ho cercato in tutti i modi comunque di portare avanti le mie battaglie. Ho subito anche dei procedimenti disciplinari per la mia attività di sindacalista, secondo chi ha aperto il procedimento, violava il diritto di critica e di cronaca. Sono andato oltre, praticamente. Io comunque ho continuato. Fortunatamente durante questo mio percorso ho incontrato dapprima l’associazione nata proprio durante la pandemia da un gruppo di poliziotti, carabinieri e raggruppava un numero altissimo di appartenenti alle forze dell’ordine che si erano opposti a questi ordini un po’ distopici. e poi anche grazie agli Avvocati Liberi sono state strutturate ben due denunce. La prima, grazie anche all’assistenza degli Avvocati Liberi, dell’Avvocato Antonetta Veneziano e del Presidente di Ali, che in quel periodo era a Catanzaro.

Abbiamo depositato una denuncia sul farmaco imperfetto e pericoloso e sull’immissione in commercio di questi farmaci con la documentazione che era in nostro possesso a cui poi si è aggiunta una seconda documentazione quindi uno studio tecnico e una CTU tecnica del dottore Gabriele Segalla che andava a rafforzare proprio la nostra tesi sul farmaco imperfetto e pericoloso, proprio dovuti a quei due lipidi, l’LC0315 e l’LC0159.

E poi successivamente quella denuncia si è trasformata, anche con l’archiviazione. Allora, io dico solo una cosa.

Noi in questo momento non è che chiediamo la condanna di Speranza e Magrini, ma se archiviazione ci deve essere, ci deve essere non per un’opinione personale di un magistrato, perché in quella proposta c’è un’opinione personale di indagini di polizia giudiziaria, c’è zero. E se ve lo dico io, che sono 30 anni che conosco la polizia giudiziaria, ne sono convinto. Devono essere processati! Purtroppo, purtroppo, e questo è uno dei punti che porterà avanti il nostro sindacato atipico, non sarà come i soliti sindacati che vanno a fare compromessi con la nostra amministrazione. Noi siamo un sindacato atipico, composto dai poliziotti che hanno quel coraggio delle scelte indomite, quel coraggio di opporsi a degli ordini distopici. Sono stati sospesi, sono stati a stipendio zero e oggi sono qui, firmatari di quella denuncia. Noi chiediamo le indagini, indagini di Polizia Giudiziaria, come devono essere fatte.

C’è un’inchiesta di fuori dal Coro. La Polizia Giudiziaria deve essere delegata e deve andare ad acquisire quella documentazione. Quelle mail sono vere o non sono vere? Non si può giudicare. Devono essere acquisiti gli studi del dottore Segalla, deve essere sentito il professore Francesco Pelle e tutti gli altri tecnici. È così che funziona la polizia giudiziaria.”

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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