L’Ucraina sta perdendo e vogliono abituarci all’idea un passo alla volta. La spiegazione in un video diventato virale

Un video virale di una ragazza (Pubble) è diventato virale in poco tempo. Spiega come ci stanno abituando all’idea che l’Ucraina ha perso la guerra.

Ecco cosa dice:

“Io non vorrei dire, ma non la sentite pure voi sta puzza strana? Dai, come si dice quando uno comincia a dire l’esatto contrario di quello che ha detto fino a un momento prima? Ah sì, la puzza di figura de m! E in effetti c’era un silenzio strano. Se sa, i silenzi valgono più di mille parole. E che stavano a cercare il modo giusto per diccelo. Anzi, per diverlo. Dirvi cosa? Ma è semplice, che la Russia ha già vinto E siccome la figura di Palta è grande ve la stanno apparecchià pezzettino per pezzettino Un giorno mettono il bicchiere, un giorno mettono il cucchiaino… Così che quando te portano il piatto forte Te sei già mentalizzato a bagnartelo senza far troppe storie

Questa figura di m. coinvolge tantissimi Dalle più alte cariche dello Stato Fino all’ultimo degli youtuber slash scrivo sul giornalino slash faccio l’analista militare slash è meglio che cambi mestiere sienta a me e così pure Poro Zelensky è costretto ad ammettere che è in vita male che le riconquiste sono briciole rispetto a quanto perduto, che i soldati sono stanchi e demotivati e che a quanto pare la Crimea non la riconquistano più.

Pure Stoltenberg ieri ci ha detto che bisogna prepararsi alle cattive notizie perché le guerre sono imprevedibili. Capito, sì? Imprevedibili. Lo dice come se l’Ucraina stesse vincendo fino a un momento prima e che poi purtroppo c’è stato un ribaltamento perché c’è l’imprevedibilità. E in effetti. Ma in qual altro modo l’avrebbe mai potuto dire? Alla fine, fino a una settimana fa, la verità che si spacciava come oppio ai popoli era proprio questa no? L’Ucraina che nonostante tutto era salda, la Russia che invece era debole e che s’annava avanti fino alla vittoria. O mi sbaglio?

Ve li ricordate gli articoli? Prendiamo ad esempio quelli da inizio 2023. Dobbiamo farne una carrellata basica perché sono a centinaia quelli su questa china qui. Siete pronti? E vai, vediamoli!

  • La Russia stremata che deve inviare i musicisti per risollevare il morale delle truppe.
  • La Russia, ingresso in crisi economica di gas per il 2023.
  • Le intercettazioni dei soldati russi che non avevano né munizioni né niente.
  • Esercito e rublo in crisi e Putin non esclude il dialogo.
  • Economia russa sull’orlo dell’abisso.
  • Russia, esercito in crisi nera, la minaccia che fa tremare Putin, la grande crisi industriale russa, uno degli effetti della guerra di Putin e poi ancora la Russia senza futuro di Vladimir Putin

…e chi più ne ha più ne metta signore e signori. In due anni le hanno raccontate con la pala. Ah è vero ma che ci penso pure quando combattevano con le pale. Queste cose le dicevano in tanti, tantissimi!

Lo diceva la Meloni, lo dicevano gli Stati Uniti, lo dicevano i vertici Nato, lo dicevano i consiglieri, gli strateghi militari dei governi, gli analisti militari e pure gli esperti del risico de no entri su YouTube. Lo dicevano pure in troppi de voi, che ripetevano a pappagallo.

Invece, guarda un po’, era tutto il contrario. La Russia, che non c’aveva manco le munizioni, eh, aumenta le forze armate con altri 170.000 soldati. Quindi le forze armate russe passano da 1,32 milioni di militari a 2,2 milioni.

Quelli costano, le mitiche sanzioni che vedrete come li piegaranno. Invece alla fine hanno piegato noi. Insomma, possiamo tranquillamente dire che militarmente non ci hanno capito una mazza ed economicamente non ci hanno capito ancora di più una mazza. Sarebbe da chiedersi, ma in che mani stiamo?

Chi li fa sti conti, sti calcoli, sti previsioni? Lei mi deve rendere conto di… Dei conti se ne occupa mio zia Andunello! Tiuuuu! No, perché se gli esperti sono questi, aridateceli incapaci! Eh, e quindi mo ve voglio! Perché mo, per recuperarsi i celtroni, ve parleranno de pace, de strategie!

Ma la verità è che mo’ i giochi si chiudono e sta guerra non è mai stata solo ed esclusivamente bellica, è stata soprattutto mediatica ed è mediaticamente che finirà e i modi sono solo due, o Zelenskyi glielo fanno trovare infiocchettato sotto l’arbero de Natale, quindi la destituzione di Zelenskyi, che se per caso dovesse avvenire all’italiana maniera, come nella seconda guerra mondiale, potrebbe essere una destituzione da parte dell’esercito ucraino stesso il che per Putin sarebbe mediaticamente una super vittoria oppure secondo modo con un Zelensky con la coda tra le gambe seduto al tavolo dei negoziati firmando degli accordi alle condizioni russe, non a quelle ucraine il che sarebbe per Putin una turbo super mega vittoria nei prossimi giorni sentirete che diranno che questi accordi sono una sorta di malcomune mezzogaudio.

Alla fine entrambi si sono dovuti mettere seduti a firmare. E questo perché nessuna delle due poteva vincere sull’altra. Beh, avete visto, alla fine dopo tutte le armi siamo arrivati agli accordi. Buono no? Se scorderanno chiaramente de ricordarvi che la conquista militare non è mai stata negli obiettivi russi e questa è stata una guerra di logoramento sin dal primo minuto dove la Russia aveva tutti i modi tutto il tempo e tutti i mezzi per tenere botta mentre quelli e noi soprattutto noi se prosciugavamo tutti tranne Zelensky che in guerra se vogliamo eppure ingrassato e dopo due anni eccoci qua con le stesse condizioni d’accordi che se sarebbero avute al terzo giorno la stessa mediazione che se fatta subito avrebbe portato ad averci molta più gente viva anziché morta e con noi che anziché darci le martellate sullo scocones potevamo sta’ un pochetto meglio anziché molto molto peggio eh, perché il generale inverno non arriva mica solo per loro eh, arriva pure per noi ah, e il tutto senza contare le armi sparse un po’ qui e un po’ lì Che se storia ci insegna tutte le resistenze armate dall’occidente e dagli Stati Uniti sono finite per diventare dei mostri nel cuore dell’Europa a guerre finite e perse Ma vabbè, questa è un’altra storia Una storia che sicuramente ci troveremo a raccontare eppure nel breve termine Tra un altro po’ quando ci saboteranno un altro gasdotto Perché quello che accade è che quando fai le guerre per procura sfruttando un altro popolo e le cose poi vanno male.

Ma succede che quel popolo comincia a veder nemico non più in quello che c’ha davanti, ma proprio in te. Quando porti un popolo al massacro a distanza, coinvolgendoti quanto basta per lasciarli da soli a morire mentre tu trai massimo profitto, succede che a quelli gli può avvenire il sospetto che il vero nemico sei tu.

La Russia tratterrà i territori conquistati e li ricostruirà tipo Disneyland e quelli si convinceranno che mentre l’occidente gli ha portato solo bombe e distruzione quello gli ricostruisce le città. A giochi fatti non sarà più Putin il nemico ma te che l’hai portato per mano a morire. E non passerà molto tempo prima che la delusione dell’abbandono diventi rabbia e poi rappresaglia. Tra l’altro con le armi che gli hai dato te. E già abbiamo cominciato ad assistere al peggiore degli smacchi sentirsi dire dopo due anni che forse non sono manco troppo sicuri chiamare i pacifisti filopudiniani beh potrebbe essere stato un errore e me coglioni poi dite che uno diventa vorgare e no belli miei mo no mo è troppo facile e troppo comodo com’era con l’Ucraina fino alla fine?

..e mo fino alla fine e fino alla fine è fino alla fine, mica solo nel bene, eh. Pure nel male. Eh, mo dovete rimettere le bandierine nelle foto profilo, perché se le cose vanno male è pure colpa dell’opinione pubblica serva e a boccona. Ed è proprio mo che voglio vedere quanti eravate sinceramente accorati e non tifosi. È mo che dovete caccià fuori le palle, è mo che dovete insistere dicendo quello che avete detto fino alla settimana scorsa, non ve lo potete permettere di cambiare suonata altrimenti ci toccherà pensare che noi non eravamo pagati in rubli ma che qualcuno pagato in dollari c’era e come o non valgono i io dicevo, io intendevo, io pensavo eravamo paci finti no? e mo voi fate i paci veri fino alla fine pure nella disfatta tanto ormai la frittata l’avete fatta e in fondo non potete perdere la faccia se al posto della faccia c’hai il culo Che figura di m.”

“Il video raggelante barra devastante di questa ragazza (qui sotto), Pubble, è il miglior video sulla guerra in Ucraina mai prodotto finora in Italia. E’ molto migliore dei video realizzati dallo IAI, dall’Ispi, dal Corriere della Sera, e da qualunque professore o ricercatore italiano di relazioni internazionali”, commenta Giogio Bianchi. “Non conosco l’autrice del video, ma dedico questo suo eccellente prodotto raggelante barra devastante a Carlo Calenda, Mario Draghi, Maurizio Molinari, Luciano Fontana, Federico Fubini, Beppe Severgnini, Stefano Cappellini, Concita De Gregorio, Massimo Gramellini, Aldo Grasso, Enrico Letta, il Foglio, Libero, il Giornale, Zapping Radio Rai, nsomma, a tutti coloro che dovrebbero sotterrarsi per la vergogna. Sono troppi per nominarli tutti. Non lo dedico al ministro Crosetto perché, nonostante tutti i suoi smisurati errori in Ucraina, almeno Crosetto non ha mai fatto lo sbruffone, non ha mai fatto ricorso a quella vergognosa retorica di basso livello del tipo: “Ci sono le spie russe nei talk show, la Russia ha un esercito di cartone”. Crosetto ha mandato le armi sapendo che avrebbero causato un disastro; le ha inviate “obtorto collo”. Non so se questa sia una colpa doppia. Almeno Crosetto ci ha risparmiato quello spettacolo pietoso del: “Censurate/licenziate/ammanettate i putiniani, la vittoria dell’Ucraina è a portata di mano!”.

Qui trovate il video: https://www.youtube.com/watch?v=TwDX5RxfUvk

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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