Per non dimenticare: il 6 gennaio partiva la Marcia delle Libertà. Sono passati due anni

“Il 6 gennaio, primo anniversario della partenza da Venezia della mia Marcia delle Libertà, poi diventata la Marcia di tanti, ha scritto sui social il promotore Paolo Sceusa. .
“Chi vorrà ricordarsene, se ne ricorderà. Io coltivo le tante altre gemme nate dalla Marcia”.

La Marcia delle Libertà è stata romossa da Paolo Sceusa, già presidente emerito di Sezione della Corte di Cassazione. L’ex magistrato l’11 agosto 2021 aveva lanciato il pubblico appello «Ne cives ad arma ruant» (Affinché i cittadini non vengano alle armi), esprimendo la necessità di evitare, attraverso l’attività legislativa, che la convivenza civile sia minacciata dal ricorso alla violenza da parte dei cittadini.

«Abbiamo sperato nelle manifestazioni, nei camionisti, nei motociclisti, nei portuali, nelle cause, nel referendum, nella controinformazione scientifica, in chi ci ha messo la faccia … Tutto è servito e tutto serve, ci mancherebbe! Ma ora tocca a ciascuno di voi metterci la faccia. E le scarpe. Non si può aspettare ancora! L’obiettivo è quello di cambiare l’Italia e il mondo. Se loro lo stanno già facendo spalancando baratri, perché ciascuno di noi non può farlo puntando alle stelle? Se è possibile per loro, che saran potenti, ma sono 4 gatti (e chiedo scusa ai gatti), allora è possibile per noi. Anzi è doveroso e urgente. Questa impresa spaventa chi considera di farla? Perfetto, solo la paura può evocare il coraggio!»

La Marcia ha coinvolto tante tantissime persone, ha percorso l’Italia, Paolo Sceusa si è fermato ad Assisi, ma da allora le marcie si sono moltiplicate, fino all’abolizione dell green pass e anche oltre.

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