“Nella nuova cortina di ferro questa volta siamo noi (l’Europa) ad essere chiusi dentro”, Giorgio Bianchi

E’ nata una “nuova cortina di ferro, l’unico problema è che mentre all’epoca era l’Unione Sovietica ad essere chiusa fuori, questa volta siamo noi che ci siamo chiusi dentro, il mondo sta andando, noi europei intendo, perché gli Stati Uniti e Gran Bretagna sono sempre al di fuori e tirano i fili dell’Occidente allargato”, spiega Giorgio Banchi a 100 giorni da leoni. “Il problema enorme è per noi europei che stiamo facendo la fine delle colonie dei secoli scorsi, essendo i paesi ex colonizzati ormai in gran parte affrancati dal dominio occidentale, essendosi equalizzati, avendo trovato paesi guida come la Russia e la Cina, uno dal punto di vista economico la Cina, l’altro dal punto di vista diplomatico militare la Russia. Oggi siamo noi i paesi che vengono spolpati, abbiamo delle ricchezze, abbiamo dei risparmi, abbiamo la manifattura, abbiamo i beni immobili e quindi l’impero ha pensato bene adesso di rifarsi su di noi, di spolparci vivi sostanzialmente, quindi questo purtroppo è il nostro destino.

Recentemente è stato chiuso anche l’ultimo parco di frontiera tra la Finlandia e la Federazione Russa, quello più a nord, e quindi noi ci stiamo progressivamente isolando mentre vediamo che la Russia di Putin procede spedita nella tessitura delle sue relazioni diplomatiche, ha trovato altri mercati di sbocco per le sue materie prime, offre protezione militare ai paesi africani che intendono affrancarsi dai colonizzatori.

Dietro le quinte c’è la Cina con il suo potere economico, oggi di fatto la Cina è la prima potenza economica del mondo che finanzia appunto la partita e quindi questo è inevitabile.

Ora c’è da capire se l’Europa vorrà farsi spolpare fino in fondo o se i popoli europei avranno un sussulto di orgoglio e capiranno che il mondo sta andando da un’altra parte e che non vi può essere un futuro per l’Europa occidentale senza l’Europa orientale, senza la Russia, senza la saldatura del continente eurasiatico che è l’unico modo per difendersi dalle potenze marittime quali sono gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Se l’Eurasia vorrà tessere rapporti commerciali che sono gli stessi rapporti commerciali che in passato hanno fatto la ricchezza ad esempio della Serenissima che attraverso la via della Seta commerciava con il vicino, il medio e lontano oriente.

Insomma noi dobbiamo commerciare con il vicino, il medio e lontano oriente e tenere sempre a mente che la manifattura e la finanza anglosassone sono per noi un nemico giurato e che loro tenteranno fino in fondo di separare la capacità produttiva manifatturiera dell’Europa occidentale dalle risorse russe e dai semi lavorati a basso costo dei cinesi.

L’Ucraina è servita a questo, sanzionarci, Taiwan servirà ad autosanzionarci nei confronti della Cina e nel frattempo gli anglosassoni stanno facendo di tutto per consolidare i loro possedimenti in Israele che è il loro fortino in Medio Oriente al crocevia dei tre continenti centro del mondo”.

Qui l’intervista integrale: https://www.youtube.com/watch?v=2kTu_IzfZhg

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: I retroscena della guerra in Ucraina spiegati da Robert F. Kennedy Jr.

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

 

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com