Fascicolo sanitario elettronico: c’è il rischio che i nostri dati vengano dati in pasto alle case farmaceutiche, avv. Fusillo

“È stato presentato un disegno di una nuova normativa europea che vuole unificare i fascicoli sanitario elettronici a livello europeo e tra le pieghe nasconde però come al solito tutte queste normative sono un po’ dei cavalli di Troia e in questo caso la fregatura che c’è è quella della impossibilità prevista, futura, di negare il consenso all’accesso al fascicolo sanitario elettronico. Si vuole costruire per l’Europa una situazione analoga a quella degli Stati Uniti dove il fascicolo sanitario elettronico funziona a livello federale da Stato a Stato e dove la possibilità di negare il consenso è praticamente ridotta al lumicino”, denuncia l’avvocato Alessandro Fusillo.

Avere un fascicolo sanitario elettronico: “può significare dare in pasto di interessi inconfessabili come quelli delle case farmaceutiche, i nostri dati sanitari, i dati genetici tutti gli italiani anche a iniziative di partenariato pubblico privato, leggi alle case farmaceutiche, tutti i dati del dna degli italiani, di questo si tratta cioè si tratta di mettere a disposizione di queste società, di queste corporazioni estremamente opache, per dirla proprio in termini molto eufemistici, tutti i nostri dati, quindi non dobbiamo dargli nessun tipo di dato.”

Cosa fare per chi può permetterselo secondo l’avvocato Fusillo

“Cerchiamo per quanto possibile di uscire dalla sanità pubblica, perché al di là dei consensi, dei non consensi e così via, l’unica strategia per sottrarsi a questo controllo è di non alimentare questi sistemi di informazioni, cioè quando anche il fascicolo sanitario elettronico diventasse trasparente, se non c’è nulla nel fascicolo sanitario elettronico perché uno non si rivolge ai medici della sanità pubblica, difficilmente possono controllarci”.

E la privacy?

“Questa normativa fa acqua da tutte le parti da un punto di vista giuridico, non è che passerà così facilmente anche perché c’è un’intrusione nella vita privata, nella cosiddetta privacy, che è evidente che loro riusciranno ad aggirare attraverso il GDPR che ho detto tante volte, è un colabrodo, e diranno che c’è il legittimo interesse per difendersi dalle malattie e altre idiozie di questo genere, però sicuramente da un punto di vista legale è illegittimo il trattamento dei dati nel fascicolo sanitario elettronico, quindi quando entrerà in vigore questa cosa, non è di oggi e nemmeno di domani, ci vorrà del tempo prima che entrerà in vigore, poi ci sarà la possibilità di tentare di difendersi da un punto di vista giuridico”.

Qui trovate l’intervento completo dell’avvocato: https://www.youtube.com/watch?v=BJtk3IeSaqg

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: Si sta andando verso un mondo dove la privacy non ci sarà più …e la protezione del garante è estremante effimera, avv. Maurizio Giordano

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com