Tempi lunghi per i passaporti in Italia: è illegale. C’è una “norma costituzionale che garantisce la possibilità di espatriare”. avv. Fusillo

“In molti posti e comunque in Italia in generale la situazione è drammatica per il rinnovo dei passaporti”, spiega l’avv. Alessandro Fusillo. “Era ampiamente prevedibile, esiste una norma costituzionale che garantisce la possibilità di espatriare, c‘è molta gente che se ne sta andando dal nostro paese e quindi cercano di mettere i bassoni tra le ruote in questo modo anche un po’ infantile, cioè cercando di impedire il rilascio dei passaporti.

Anche qui, oltre a un certo livello, il mancato rilascio del passaporto è omissione di atti d’ufficio perché il passaporto è un diritto di ciascun cittadino italiano, così come un diritto emigrare, quindi quello che si può fare se il passaporto non viene rilasciato è mandare una diffida alla questura dicendo, assegnando un termine di 30 giorni per il rilascio del passaporto, se non reagiscono entro i 30 giorni si può andare a denunciarli per omissione di atti d’ufficio.

Di fatto è una cosa evidentemente organizzata perché il rilascio del passaporto è una cosa di una facilità estrema, non ci sono mai stati problemi con i passaporti, stanno nascendo adesso, è un altro dei tasselli di questa gabbia che stanno costruendo, che sarà principalmente una gabbia digitale e che però può essere anche una gabbia fisica attraverso il mancato rilascio dei documenti validi per l’espatrio perché temono che arriverà un punto in cui la gente cercherà di fuggire dal nostro paese come è avvenuto storicamente.

Il nucleo più forte dei nostri emigranti sono stati quelli dell’ex Regno delle Due Sicilie e del Veneto, che hanno subito in modo più pesante l’oppressione della conquista piemontese e che già oltre un secolo fa hanno abbandonato l’Italia perché l’Italia non era più considerata un paese vivibile, oltretutto nel caso del Regno delle due Sicilie, ma anche del Veneto, l’Italia era il frutto di una conquista militare brutale e abusiva e quindi molti di quelli che sono fuggiti da queste terre fuggivano perché non avevano più una patria. E questo, ahinoi, è quello che sta succedendo anche adesso, cioè noi siamo stati espropriati del nostro paese con tutti i difetti che aveva anche prima, non è che fosse un paradiso, ci sono alcuni nostalgici della prima repubblica, per carità, rispetto a quello che abbiamo adesso era un paradiso la prima repubblica, ci mancherebbe altro, ma non è che fosse il miglior paese del mondo, ma anche di questo paese un po’ sgangherato di cui eravamo cittadini, veniamo costantemente espropriati a favore di non si sa bene nemmeno chi, o meglio di interessi economici che si trovano fuori dall’Italia e che manovrano i nostri politicanti come se fossero dei burattini.

È giusto combattere, è giusto cercare di salvare il nostro Paese, è giusto cercare anche di fare il possibile con gli strumenti che abbiamo a disposizione, che sono gli strumenti legali, quindi io non ho mai smesso di consigliare di fare denunce, di fare cause, di difendere i propri dritti in tribunale, però a un certo punto una delle strategie di difesa è quella, come si dice, di votare con i piedi, cioè di andarsene da un paese ormai ingestibile e insopportabile a cercare di creare delle barriere, impedire agli italiani di fuggire da un paese che diventa sempre più invivibile”

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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