La trappola del Move-In: finiti i chilometri non si può più circolare

La trappola del Move-In è spiegare direttamente dalla Regione Piemonte, lo stesso è a Milano.

“L’allegato della delibera introduce l’attivazione del sistema MOVE IN: “piattaforma, ad adesione volontaria, che monitora le percorrenze dei veicoli all’interno dei territori soggetti a limitazione della circolazione a fini ambientali”. Il sistema, a fronte dell’assegnazione di una soglia chilometrica annuale al momento di 9 mila Km, da poter utilizzare nelle aree soggette a limitazione del traffico per motivi ambientali, obbligando i cittadini ad un limitato uso dei veicoli privati”, spiega l’avv. Francesco Paolo Cinquemani.

“All’esaurimento dei chilometri “concessi” in funzione delle caratteristiche emissive del veicolo, lo stesso non potrà più circolare fino alla conclusione dell’annualità di riferimento. Il sistema non consente la circolazione dei veicoli in caso di attivazione delle misure temporanee di limitazione della circolazione in caso di previsione di perduranti situazioni di accumulo degli inquinanti, la soglia chilometrica annuale è stabilita nel rispetto degli obiettivi di riduzione degli inquinanti stabiliti dal PRQA”. (https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/move-monitoraggio-dei-veicoli-inquinanti).

Il Move In è una trappola in attesa del vostro consenso, e una volta accettato difficilmente si può tornare indietro.

Il fatto che il 7 settembre il Consiglio dei Ministri abbia prorogato l’attuazione della limitazione dei veicoli diesel euro 5, non è una vittoria dei cittadini, bensì un rinvio alla prossima proposta che non sarà di 9 mila Km, ma possibilmente la prossima proposta sarà di 15 o 20 mila km, giusto per renderla più allettante ai cittadini, che a fronte di più km disponibili rispetto a quelli realmente percorsi in un anno e rispetto alla proposta iniziale di 9 mila km, accetteranno più volentieri. Sappiate però che accettato il Move In inizialmente anche di 30 mila km, nessuno vi assicura che l’anno successivo non subisca un taglio del 50% e l’anno successivo di una altro 50%, perché il vero obiettivo non è la diminuzione dell’inquinamento o la tutela dell’ambiente, ma realizzare le città di 15 minuti grazie al fatto che voi accettiate volontariamente e passivamente di limitare la vostra stessa circolazione, perché sanno che non possono imporlo attivamente”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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