L’area B di Milano copre praticamente tutta la città. In molti casi non si può neppure arrivare ai posteggi dell’ATM per lasciare la macchina. I varchi sono messi prima. Il Comune se la prende con la povera gente, che non ha i soldi per cambiare l’auto, e proprio in un momento di crisi.
In protesta scendono anche i noleggiatori, che vedono nuove spese arrivare in un momento già critico per il business. Il provvedimento di Palazzo Marino sarebbe viziato “da un eccesso di potere per illogicità, irragionevolezza e ingiustizia manifesta”, così scrive al primo cittadino il presidente dell’associazione di categoria Sistema Trasporti, Francesco Artusa.
Ha inviato una mail al sindaco Giuseppe Sala e al responsabile della Direzione Mobilità Stefano Fabrizio Riazzola per chiedere l’annullamento in autotutela della delibera di Giunta che ha posticipato al primo ottobre 2022 lo stop in Area B ai veicoli Euro 4 diesel e le restrizioni per altre categorie di auto in Area C.
Le autoscuole, dato il loro ruolo sociale hanno avuto una deroga, ma i cittadini normali e i noleggiatori no. Il costo della scelta green del Comune ricade tutto sui privati.
Se l’istanza, come sembra probabile, non verrà accolta dal Comune, il Sistema Trasporti è intenzionato a rivolgersi al Tribunale.
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