Move-In, scatola nera per controllo chilometri percorsi: l’obbiettivo è questo non l’ambiente

Parlano di inquinamento, ma in realtà si tratta dell’ennesimo strumento di controllo delle persone. La scatola nera per il conteggio dei chilometri, Move-In, già nel nome è contenuta la beffa, si parla di movimento, quando si vuole limitarlo, ha molti problemi, non solo per il conteggio dei chilometri, ma anche per gli effetti sulla batteria dell’auto.

Molte persone denunciano che l’assorbimento elettrico della scatola ha esaurito in breve tempo la batteria dell’auto.

“Il fatto che il 7 settembre il Consiglio dei Ministri abbia prorogato l’attuazione della limitazione dei veicoli diesel euro 5, non è una vittoria dei cittadini, bensì un rinvio alla prossima proposta che non sarà di 9 mila Km, ma possibilmente la prossima proposta sarà di 15 o 20 mila km, giusto per renderla più allettante ai cittadini, che a fronte di più km disponibili rispetto a quelli realmente percorsi in un anno e rispetto alla proposta iniziale di 9 mila km, accetteranno più volentieri. Sappiate però che accettato il Move In inizialmente anche di 30 mila km, nessuno vi assicura che l’anno successivo non subisca un taglio del 50% e l’anno successivo di una altro 50%, perché il vero obiettivo non è la diminuzione dell’inquinamento o la tutela dell’ambiente, ma realizzare le città di 15 minuti grazie al fatto che voi accettiate volontariamente e passivamente di limitare la vostra stessa circolazione, perché sanno che non possono imporlo attivamente”, commenta l’avv. Francesco Paolo Cinquemani.

“Vorrei porre l’attenzione sull’Art. 16 della Costituzione: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche

“Il Move-In è un’invenzione italiana, non ce lo chiede l’Europa, è paragonabile alle limitazioni eccessive del green pass in Italia, sconosciute all’estero.

Il regolamento europeo è rivolto ai costruttori dei veicoli e ai pezzi di ricambio degli stati membri e non ai cittadini, altrimenti nessun veicolo potrebbe oggi superare la revisione, perché risulterebbe fuori omologazione per le caratteristiche tecniche.

In poche parole le limitazioni di inquinamento sono state pensate per le future auto e non per le auto già in circolazione, la violazione della libertà di circolazione dei cittadini è soltanto un sollazzo dei politici italiani.

Anche il Move In Piemontese è una invenzione della politica italiana, non esiste in Europa e non è l’Europa che ce lo impone o consiglia”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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