La Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo chiede le dimissioni del direttore di Rai Giornale Radio e Rai Radio 1

La Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo chiede le dimissioni di Francesco Pionati direttore di Rai Giornale Radio e Rai Radio 1, dopo che lo stesso ha ripreso il conduttore di Giù la Maschera per aver intervistato un medico scettico sui vaccini, in una trasmissione in cui si sono confrontati quattro personaggi pubblici, tre dei quali favorevoli e senza nessun dubbio sui vaccini Covid. C’è in discussione il pluralismo della televisione pubblica. 

Ecco la lettera inviata alla Rai

 Email all’indirizzo: radio@rai.it 

All’attenzione del Direttore – RAI Radio 1 

Dott. Francesco Pionati 

ROMA 

PEC all’indirizzo: raispa@postacertificata.rai.it 

RAI – Radio televisione Italiana 

In persona del legale rappresentante p.t. 

ROMA 

 Oggetto: Dichiarazioni Direttore Dott. Francesco Pionati – richiesta di dimissioni. 

La scrivente Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo ha registrato con stupore le dichiarazioni del Dott. Francesco Pionati, Direttore di RAI Radio Uno, in esito alla puntata del 18/9/’23 della trasmissione condotta da Marcello Foa “Giù la maschera”. 

Se quanto riportato dai principali quotidiani corrisponde a verità, l’atteggiamento censorio espresso dal Direttore nei confronti del Dott. Foa, reo di aver concesso libertà di parola ad un medico critico sulla campagna vaccinale CoViD-19, quale il Dott. Massimo Citro, appare del tutto incompatibile con il pluralismo che dovrebbe connotare il servizio pubblico radiotelevisivo. 

Chi scrive è ben consapevole delle dinamiche che, purtroppo, da sempre caratterizzano – e vieppiù al culmine del delirio “pandemico” – l’Ente in indirizzo, ben lungi sia dai concetti di equidistanza ed imparzialità, sia da un sano ed effettivo pluralismo delle opinioni che, per esser tale, dovrebbe accogliere le istanze più disparate. 

Tuttavia, ci si sarebbe potuti attendere dalla presente, nuova amministrazione un minimo di decoro, se non altro perché il partito di maggioranza relativa al Parlamento aveva impostato parte della campagna elettorale dello scorso anno proprio sulla lotta ai diktat e ai dogmi sanitari che hanno contraddistinto la passata legislatura. 

Al contrario, il Dott. Francesco Pionati ha colto l’occasione per rendere edotto il popolo italiano che ci sono fatti incontestabili, come i danni da vaccino, di cui non si può parlare. 

Altrettanto vietato, ha fatto sapere il Dott. Pionati, è dare spazio a chi avanza riserve motivate su tali preparati, nonostante tali riserve siano condivise da autorevoli esponenti della comunità scientifica internazionale e da una fetta sempre più consistente dell’opinione pubblica, evidentemente sempre più critica e diffidente verso presunte verità somministrate dall’alto. 

Su una cosa il Direttore ha ragione: “con la scienza non si scherza”. 

Ebbene, nella trasmissione incriminata l’argomento è stato trattato in modo serio, non certo scherzando: si è fatto proprio ciò che un sano approccio scientifico richiederebbe, ossia mettere a confronto le argomentazioni e sollevare ragionevoli dubbi; il dogmatismo che troppo spesso l’informazione vorrebbe propinare è l’esatto opposto della scienza. 

Per questo non si comprende – o forse, si comprende anche troppo bene – quale sarebbe il fondamento, secondo il Dott. Pionati, della regola secondo cui “invitare i no vax non è consentito” altrimenti, per il Dott. Foa come per chiunque altro in Rai, “ci saranno conseguenze”, e chi e perché, e secondo quale criterio, si sarebbe arrogato il diritto di stabilire una tale regola. 

Di certo, il tenore dell’intervento del Dott. Pionati appare più consono ad un regime di oltrecortina degli anni ’70 del secolo passato che ad una (supposta) liberal-democrazia, in cui – se la memoria non ci inganna – dovrebbe essere tuttora in vigore l’Art. 21 della Costituzione. 

Per tali ragioni, invitiamo il Dott. Francesco Pionati a scusarsi con i diretti interessati e, più ancora, con gli utenti RAI – che, ricordiamo, sono tali loro malgrado, in quanto obbligati a pagare il canone – e contestualmente pure lo invitiamo a rassegnare doverose quanto indifferibili dimissioni. 

Distinti Saluti. 

Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo 

La Presidente Avv. Renate Holzeisen

Il Vice-Presidente Avv. Alessandro Fusillo 

L’associazione chiede di riprendere la lettera, se ne condividono i contenuti, e inviarla ai vertici della Rai.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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