“Quello che leggete qui di seguito è l’art 3bis del DL 44/21, il provvedimento normativo ignominioso che ha imposto l’obbligo di somministrazione di un farmaco per alcune categorie professionali e per la restante l’ha imposto in via surrettizia, nonostante:
1) la limitatezza delle conoscenze scientifiche sul virus e sulle terapie appropriate;
2) il minor grado di esperienza e conoscenze tecniche da parte del personale NON SPECIALIZZATO impiegato;
3) la scarsità delle risorse umane (compreso il personale che avrebbe potuto curare)”,spiega l’Associazione Libero Arbitrio.
“In sostanza, cari Signori e Signore, siamo di fronte ad una plateale e chiara confessione: NON NE SAPEVANO ALCUNCHÈ! E lo ammettevano pure…
Ciononostante imponevano l’obbligo, perché ci si trovava nel bel mezzo di “un’emergenza epidemiologica da COVID-19.
E si…avete capito bene, l’obbligo e la conseguente manleva dei vaccinatori per i casi di morte e lesioni gravi e gravissime, perpetrate dal vaccinatore, funzionavano ‘durante l’emergenza COVID-19 “.
Qualcuno li definiva “atti di amore” queste Inoculazioni e sapeste quante conseguenze nefaste sono derivate a seguito del cd ” amore”: centinaia di migliaia solo in Italia, milioni nel mondo.
Ma se l’alabarda spazial governativa al tempo dei ministri “Disperatu” valeva solo “durante l’emergenza da COVID”, cosa accade in tempi di ordinaria follia non emergenziale, che perdura da oltre un anno?
Il vaccinatore è esente da responsabilità solo per “colpa grave”?
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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