“Morte improvvisa di persone sane, la popolazione ha diritto ad essere informata sulle possibili conseguenze della “vaccinazione” Covid 19”, l’avvocato Renate Holzeisen lancia la denuncia con un comunicato stampa.
Mentre alcuni governi europei hanno deciso di rivedere le misure adottate contro la cosiddetta pandemia, il governo sudtirolese ha rifiutato di rivalutare le misure intraprese, come invece richiesto da più parti.
Da quando è stata lanciata la campagna di “vaccinazione“ – Covid 19, a livello internazionale sono state registrate molte morti improvvise, soprattutto tra i giovani atleti. Anche in Sudtirolo, si sono verificati molti casi di miocardite, soprattutto tra i giovani, che però vengono sistematicamente nascosti e minimizzati!
Ora, sempre in Sudtirolo, sabato scorso un giovane atleta è deceduto durante una gara sportiva, a causa di un’insufficienza cardiaca. Non va dimenticato che ogni atleta può partecipare alla gara solo dietro un certificato medico sportivo che attesta la sua idoneità.
Ciò fa sorgere spontanea la domanda, se il giovane atleta fosse “vaccinato” contro il Covid 19, il tutto nello spirito dell’obbligo verso la popolazione di rilevare, valutare, comprendere, ma soprattutto prevenire le possibili reazioni avverse ai farmaci (FARMACOVIGILANZA).
Non saremmo costretti a richiedere pubblicamente alle autorità il rispetto dell’obbligo di farmacovigilanza, se le autorità sanitarie e la magistratura adempissero ai loro doveri istituzionali.
Tuttavia, poiché ciò non avviene e poiché si tratta di tutelare la vita e la salute di tutta la popolazione ed in particolare quelle dei giovani, è nostro diritto e dovere esigere la massima trasparenza in termini di farmacovigilanza, essendo quest’ultima un nostro specifico diritto.
Bolzano, 28.08.2023
Avv. DDr. Renate Holzeisen
Dr. Lorena Tagnin
Dr.med. Rudolf Schöpf
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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