Nasce liberi di muoversi contro le Ztl, prima di Roma e poi Italiane. “Non dobbiamo accettarlo passivamente”

“Tutto questo nell’Italia di oggi è praticamente impossibile e noi dobbiamo chiederci perché non accettarlo passivamente”, con queste parole Fabrizio Catalano, propone un comitato contro Gualtieri, contro alla città dei 15 minuti. Si chiama “Liberi di Muoversi”

“Avete dimenticato infatti il super green pass vaccinale per i mezzi pubblici, che ha imposto anche a ragazzi in età scolare di doversi inoculare un prodotto sperimentale per poter andare a scuola?

Ebbene, immaginate cosa implicherà una restrizione del genere su quell’ampia parte della popolazione che non potrà permettersi un’auto elettrica, oggetto che oltretutto sapete benissimo non essere nè efficiente nè sicuro e tantomeno economico.

Contro queste restrizioni che pregiudicano diritti costituzionali inalienabili e che ledono gravemente l’uguaglianza sostanziale dei cittadini abbiamo costituito un comitato a Roma che si chiama “Liberi di Muoversi”!

Promotore è  Fabrizio Catalano, regista e drammaturgo, nipote di Leonardo Sciascia. “abbiamo costituito questo presidio importante a cui consigliamo a tutti i romani di aderire per contrastare efficacemente i programmi del sindaco Gualtieri, uomo eletto da appena un 16% degli aventi diritto al voto!!!

“Negli ultimi tre anni l’abbiamo visto in maniera flagrante e lo vediamo in maniera flagrante in questo progetto della città dei 15 minuti, cioè sembra aver attecchito l’idea o, l’idea mi sembra fin’anche una parola troppo ambiziosa, l’idea di una società del controllo, cioè sembra che i cittadini accettino una società del controllo, l’hanno accettata, alcuni l’hanno anche auspicata purtroppo negli ultimi tre anni con i controlli sanitari, ma adesso, ammesso che non si sia esagerato prima, l’esagerazione è flagrante. Come si può pensare di limitare la libertà di circolazione degli esseri umani? Come si può pensare, anche ammesso che questa città avesse negozi in ogni quartiere, un teatro in ogni quartiere, un cinema in ogni quartiere, come si può pensare di limitare la libertà, cioè che io non possa scegliere di vedere uno spettacolo, un film in un altro quartiere, perché sedersi a teatro, al cinema non è sedersi su una sedia, è assistere a uno spettacolo, lo spettacolo che mi interessa, e come si possa pensare di rinunciare, come si può pensare di rinunciare ai rapporti umani, cioè come si può pensare che per esempio famiglie, genitori, figli, cugini, fratelli e siano condannati a vivere necessariamente nello stesso quartiere. Come si può pensare che non esistono relazioni di amicizia, cioè che io per andare a trovare un amico o un’amica o una fidanzata non possa uscire dal mio quartiere o possa uscire dal mio quartiere solo a condizione di pagare.

“Già ci viene fatto accettare o tentano di farci accettare l’idea che la nostra società sia basata su un sistema non più neanche di classi sociali, a compartimenti strani, ma di caste. Se noi ci riflettiamo è assai improbabile oggi che un cittadino muoia in un’altra classe sociale, cioè muoia in una classe sociale diversa da quella in cui è nato. Anzi, tutti noi abbiamo delle ottime chance di morire perlomeno un po’ più poveri di come siamo nati. Questa cosa è abberrante anche questa, è un cambio straordinario, straordinario l’ascensione negativa dell’espressione che si è prodotta negli ultimi trent’anni, perché prima non era così, nei primi decenni dopo la seconda guerra mondiale l’ascensore sociale funzionava e come in questa società e posso dirti non non solo mio nonno Sciascia ma entrambi i miei nonni ne sono la prova Leonardo Sciascia era nato in un paese dell’interno della Sicilia racalmuto dimenticato da tutti dove ancora lui scrive nel suo primo romanzo, dove ancora non erano arrivati neanche gli effetti della rivoluzione francese, né quelli della rivoluzione russa, né quelli di tutte le riforme e rivoluzioni successive, eppure da quel luogo così dimenticato aveva potuto crescere e fare sentire la propria voce”, spiega nella presentazione del progetto.

Qui trovate il video di presentazione: https://www.facebook.com/100095128128200/videos/246511184924063

Info: comitatoliberidimuoversi@gmail.com

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Per non dimenticare: Il comune di Roma pubblicizza la “Città dei 15 minuti”

Può interessarti anche: Città a pagamento per le auto inquinanti. Il green è una tassa. Modello Londra anche a Milano?

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

 

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com