Le ricerche finanziate dalle farmaceutiche danno una percentuale 30 volte maggiore sull’efficacia dei farmaci

Secondo un recente rapporto delle National Academies of Science, Engineering, and Medicine (NASEM), gli studi finanziati dall’industria farmaceutica hanno una probabilità 30 volte maggiore di segnalare una maggiore efficacia dei farmaci rispetto a studi indipendenti.

“Il rapporto si basa su un seminario di tre giorni che ha affrontato il conflitto di interessi nella ricerca sanitaria e in che modo il finanziamento aziendale influisce su ogni aspetto della ricerca scientifica, comprese le domande, i metodi, i risultati e le conclusioni della ricerca. Diversi scienziati, funzionari della sanità pubblica e rappresentanti dell’industria farmaceutica hanno preso parte al workshop su questo argomento”, scrive Tkp.

“Le prove presentate al workshop hanno mostrato come i finanziamenti aziendali spesso guidino i programmi di ricerca e influenzino la comunicazione e la diffusione dei risultati.

C’è stato un ampio consenso sulla necessità di frenare l’indebita influenza dei finanziamenti aziendali sulla ricerca scientifica.

dott Lisa Bero dell’Anschutz Medical Center dell’Università del Colorado ha fornito un quadro completo per il rapporto, evidenziando la chiara evidenza di un costante favoritismo per gli sponsor della ricerca. Questo pregiudizio può influenzare tutto, dalle conclusioni all’agenda della ricerca stessa, spesso a scapito della salute pubblica.

Per illustrare la portata di questo pregiudizio, il Dr. Bero ha condotto una meta-analisi di 3.000 studi che ha rilevato che gli studi sponsorizzati dall’industria avevano una probabilità 30 volte maggiore di fornire stime statisticamente significative dell’efficacia del farmaco.

Ha anche sottolineato come i finanziamenti del settore possono influenzare il modo in cui i ricercatori formulano le loro conclusioni, indipendentemente dai risultati effettivi dello studio, portando a possibili interpretazioni errate da parte dei media.

Sono state proposte diverse soluzioni per mitigare questi problemi, tra cui l’introduzione di politiche più chiare per eliminare i conflitti di interesse, l’applicazione di regolamenti che impediscono agli sponsor di avere qualsiasi ruolo nella progettazione o nei rapporti dello studio e la richiesta di maggiori finanziamenti pubblici per la ricerca. Tuttavia, quest’ultima sarebbe probabilmente l’unica garanzia per una ricerca pulita.

Il rapporto NASEM è un importante invito all’azione sia per la comunità scientifica che per i responsabili politici e sottolinea l’urgente necessità di proteggere l’indipendenza, l’integrità e l’affidabilità della ricerca sanitaria dalle influenze commerciali”.

Fonte: https://www.nationalacademies.org/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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