Gli organizzatori dei referendum contro la guerra denunciano il silenzio della Rai

 Gli organizzatori dei referendum contro la guerra denunciano la censura della Rai: “Il referendum abrogativo, occorre ricordare, è strumento di cittadinanza attiva e di democrazia ad esercizio diretto, e come tale riceve tutela Costituzionale. Ciò impone a tutti gli organi della Repubblica di favorire la conoscenza di iniziative ad esso connesse, ed una adeguata e corretta informazione in capo al più alto numero possibile di cittadini. Si ritiene, dunque che, in quanto organo esercente un pubblico servizio, anche la Rai abbia l’obbligo di organizzare sedi di dibattito volte ad escludere ogni effetto di obnubilamento laterale, dovendo al contrario essere garantito un compiuto dibattito pubblico su temi di rilevanza costituzionale”.

Ecco la lettera integrale.

per PEC: raispa@postacertificata.rai.it

Rai – Radiotelevisione Italiana Spa- Viale Mazzini, 14 – Roma (RM)

elettorali.prot@pec.interno.it

p.c. Ministero dell’Interno – P.zza del Viminale 1 – Roma (RM)

agcom@cert.agcom.it

AgCom – Centro Direzionale Isola B5 – Napoli (NA)

Spett.le Rai Radiotelevisione Italiana, io sottoscritto ENZO PENNETTA, in qualità di presidente del Comitato Referendario RIPUDIA LA GUERRA con la presente per invitarVi e diffidarVi, nella vostra qualità di esercenti un pubblico servizio, a dedicare tempestivamente spazio mediatico alla iniziativa referendaria corrente di cui il Comitato Referendum Ripudia la Guerra da me rappresentato è promotore legale e formale.

Come noto, infatti, lo scorso 16 marzo è stato depositato presso l’Ufficio Centrale della Corte di Cassazione

– e poi pubblicato nella G.U. n. 23A01743 il quesito referendario vertente sulle norme di legge che permette la cessione di armi a Paesi stranieri per fini bellici.

Dichiarano

Dall’inizio della campagna referendaria iniziata il 22 aprile infatti, le Vostre emittenti hanno omesso in maniera pressoché totale di dare pubblicità ad un’iniziativa di tale importanza e di tale interesse pubblico in

un momento storico come quello presente

Appare, invero, particolarmente grave e lesiva del diritto di informazione dei cittadini la completa omissione, da parte del principale organo di informazione, per lo più pubblico, di iniziative volte a promuovere il dibattito pubblico su temi di primario interesse sociale e collettivo quali quelli oggetto del Referendum che il

Comitato si propone di indire.

Il referendum abrogativo, occorre ricordare, è strumento di cittadinanza attiva e di democrazia ad esercizio diretto, e come tale riceve tutela Costituzionale. Ciò impone a tutti gli organi della Repubblica di favorire la conoscenza di iniziative ad esso connesse, ed una adeguata e corretta informazione in capo al più alto numero possibile di cittadini.

Si ritiene, dunque che, in quanto organo esercente un pubblico servizio, anche la Rai abbia l’obbligo di organizzare sedi di dibattito volte ad escludere ogni effetto di obnubilamento laterale, dovendo al contrario essere garantito un compiuto dibattito pubblico su temi di rilevanza costituzionale.

Si fornisce, quindi, l’elenco dei primi cittadini aderenti al Comitato RIPUDIA LA GUERRA:

  • FEDERICO GRECO, autore cinematografico.
  • EMANUELA LIVERANI, regista.
  • DANIELE GIOVANARDI,già direttore Pronto Soccorso Policlinico di Modena.
  • FULVIO GRIMALDI, giornalista e inviato di guerra.
  • GIORGIO BIANCHI, giornalista indipendente.
  • FRANCO BATTAGLIA, docente universitario di Chimica Fisica.
  • CARLO ROVELLI, fisico.
  • FRANCESCO TOSCANO, direttore di Visione.
  • On. MARCO RIZZO.
  • ANTONIO DI SIENA, avvocato, scrittore.
  • MIRKO MELCHIORRE, filmaker.
  • Sen. ELIO LANNUTTI, fondatore Adusbef.
  • MARGHERITA CORRADO, archeologa.
  • MASSIMO MAZZUCCO, direttore di Luogocomune.net.
  • THOMAS FAZI, saggista e scrittore.
  • MARIO GIACCIO, già Preside di Facoltà Economia Università Chieti.
  • ANDREA ZHOK, docente universitario.
  • MICHELANGELO SEVERGNINI, regista.
  • UBERTO CRESCENTI, già Magnifico Rettore Università Chieti-Pescara.
  • ADOLFO MORGANTI, psicoterapeuta.
  • ANDREA ODDO, avvocato.
  • ALDO MINGHELLI, avvocato.
  • STEFANO GALEANI, avvocato.
  • PINO RUTA, avvocato.
  • ALDO MINGHELLI, avvocato.
  • ALFIO KRANCIC, vignettista.
  • GIORGIO GOBBI, attore
  • DON SAMUELE CECOTTI, parroco Santi Andrea E Rita – Trieste.
  • AGATA IACONO, giornalista.
  • MARCO PONDRELLI, giornalista.
  • DANIELA MOSCA, attivista sindacale.
  • MICHELE SANTERO, economista
  • ANTONIO FERRARI, segretario L. M. O (Lavoratori Metalmeccanici Organizzati).
  • FAUSTO SORINI, giornalista.
  • EUGENIO BUSELLATO, segretario nazionale SGC – Sindacato Generale di Classe
  • PAOLO DIODATI, Fisico.

Vi invitiamo e diffidiamo a prendere immediatamente contatto con il Comitato Referendum Ripudia la guerra, al fine di organizzare sedi di confronto pubblico volte a divulgare l’informazione dell’esistenza della raccolta firme finalizzata all’indizione dei suddetti Referendum.

Per conoscenza e competenza, si destina il presente atto di diffida e messa in mora formale all’Autorità che regola le telecomunicazioni e al Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale per i servizi elettorali presso il Ministero degli Interni.

Distinti saluti

Professor ENZO PENNETTA

Firmato digitalmente

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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