Forme e colori sono in grado di ingannare le macchine per il riconoscimento facciale. Cap-Able ha creato una collezione di abiti, che permettono di nascondersi, senza coprire il volto, alle telecamere di riconoscimento facciale. “Abbiamo fatto test con software di riconoscimento degli oggetti e delle persone per scoprire come indurli in errore. […] La nostra soluzione permette di nascondersi senza nascondersi, cioè senza dover coprire il volto, che è una cosa illegale, e anzi, con i nostri vestiti si spicca in mezzo agli altri e si è fortemente riconoscibili dagli altri umani, cioè dalla nostra specie, ma irriconoscibili per le macchine”, spiegano le due fondatrici di CAP-ABLE, Rachele Didero e Federica Busani.
Le founder di Cap_able hanno trovato combinazioni di colori e forme che ingannano le macchine: “È ora di riprendere il controllo della nostra identità”.
All’origine di queste soluzioni, la riflessione sulla necessità di tutelare e sensibilizzare le persone sul tema del diritto alla privacy. In assenza di norme capaci di seguire in tempo reale il progresso della tecnologia, la situazione rischia di essere manipolata da chi ne detiene il controllo.
“Cap_able non mette a rischio la sicurezza della collettività: è infatti inefficace contro gli altri metodi che garantiscono la sicurezza pubblica come metal detector e telecamere di sicurezza”, dichiara il produttore.
“L’intento della Manifesto Collection non è quello di creare un mantello dell’invisibilità, bensì di sensibilizzare e tutelare i diritti del singolo laddove possibile.
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