Il mandato di cattura internazionale per Putin per crimini guerra è un ulteriore atto di guerra, oltre che un modo per fare pressione sui cinesi?
“Si tratta di un’uso politico della giustizia, unitamente alle sanzioni economiche e politiche”, ha commentato Toni Capuozzo a Quarta Repubblica “E’ ovvio, che al di là del reato, si intende svuotare e vanificare il peso della vista di Xi Jinping a Mosca e dall’altro 150 milioni di dollari promessi dagli Stati Uniti, due miliardi di euro di munizioni promesse dall’Europa e il consigliere di Biden che chiede di non accettare nessuna proposta di pace che arriva perché ratificherebbe le conquiste territoriali della Russia, unite alla sentenza della Corte di Giustizia Europea ci fanno capire come anche questa sentenza sia un atto di guerra. E’ la prosecuzione della guerra con altri metodi. Quanti processi si sono tenuti per crimini di guerra? Sono sempre stati fatti a conflitto concluso, cosa che ha contribuito a far vincere la giustizia dei vincitori. Un gesto di questo tipo con un conflitto in corso e non utile a rallentare un reato in atto ha inevitabilmente il sapore di uno sfregio sull’avversario. Tu vuoi arrestare uno e poi vuoi negoziare con lui la pace?”.
E Putin? Continua i negoziati per rafforzare l’asse Russia-Cina “Il presidente continua a lavorare. E’ tranquillo”. Il suo portavoce, Dmitrij Peskov sottolinea ” Stiamo osservando un’enormità di manifestazioni ostili verso la Russia e verso il nostro presidente, naturalmente le registriamo accuratamente, ma non ce la prendiamo a cuore”
La richiesta congiunta degli Stati membri dell’UE di un mandato internazionale per “arrestare” il presidente russo Vladimir Putin, ha riferito Bloomberg, è stato bloccato dall’Ungheria. Il veto di Budapest ha fatto sì che il capo della diplomazia europea Josep Borrell abbia invece rilasciato una dichiarazione a suo nome, ‘prendendo nota’ della decisione della Corte Penale Internazionale”.
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