I militari faranno ricorso al Tar contro la sospensione senza stipendio dal lavoro. Ne dà notizia il loro avvocato, Giuliana Monte.”Abbiamo richiamato norme internazionali (dalla Carta dei diritti dell’uomo, alla carta di Nizza) ed è quindi possibile che il Tar si esprima anche sul merito dell’obbligo disapplicando norme interne rispetto a leggi internazionali. Alla Corte è stata chiesta la legittimità rispetto alla Costituzione italiana. Sulla difformità della sospensione dal servizio rispetto al codice militare e allo status speciale dei militari, aspetto evidenziato in un approfondimento tecnico elaborato da Antonello Arabia, si pronuncerà il giudice di merito che è il TAR. Il primo motivo di ricorso non c’entra quindi con la Corte”, spiega all’agenzia di stampa Dire l’avvocato Giuliana Monte
“Salta all occhio la parte centrale del comunicato della Corte Costituzionale: ‘periodo pandemico’. La Corte con questa dicitura ha coperto quello che ha fatto il Governo sulla base dell’emergenza e con questa formula si è rimangiata la sua stessa giurisprudenza. Per la Corte Cosituzionale, infatti, è possibile imporre un obbligo se il vaccino comporta effetti lievi (come un rossore) e se contiene il contagio. Per questi sieri non è cosi e quindi, ripeto, la Corte ha superato la sua stessa giurisprudenza rifacendosi alla questione del periodo pandemico che tutto ha concesso. Con queste sue parole ha detto in sostanza che i diritti del singolo in emergenza possono soccombere rispetto a quelli della collettività, mentre rispetto al principio della solidarietà non ha tenuto conto delle 29 morti accertate da vaccino“, dichiara l’avvocato Giuliana Monte all’agenzia Dire.
“Se avessero detto che la sospensione era stata illegittima avrebbero aperto le porte a una serie di azioni risarcitorie. La Corte ha coperto così il Governo che avrebbe avuto un danno economico alle casse“
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