Esce oggi in libreria Le guerre illegali della Nato, scritto dallo storico svizzero Daniele Ganser (Fazi, pp. 576, €. 20, con prefazione di Carlo Rovelli). Un resoconto terrificante delle guerre illegali degli ultimi 70 anni nel mondo, un atto d’accusa contro la NATO, un appello per la pace.
Con la fondazione dell’ONU, è entrato in vigore il divieto mondiale di guerra. Solo in due eccezioni sono consentite misure militari (autodifesa o mandato del Consiglio di sicurezza dell’ ONU). Tuttavia, la realtà è ben diversa. Questo libro descrive, attraverso l’esempio di 13 paesi, come le guerre illegali sono state condotte in passato (Iran, Guatemala, Egitto, Cuba, Vietnam, Nicaragua, Serbia) e in tempi più recenti (Afghanistan, Iraq, Libia, Ucraina, Yemen e Siria). Mostra come le basi dell’organizzazione pacifica che è l’ONU, e in particolare il divieto di guerra, siano state chiaramente minate e quale ruolo inglorioso svolgono in questo i paesi della NATO. È un libro di opprimente attualità.
Perché illegali? Perché la Nato dovrebbe essere un’alleanza esclusivamente difensiva e agire dietro mandato Onu. Invece, “le regole sancite dall’Onu vengono disattese sistematicamente, ma i mass media non ne parlano mai”.
Nel suo precedente libro, la storia come non vi è mai stata raccontata, gli eserciti segreti della Nato, l’autore aveva già denunciato la Nato. Si è chiesto: la NATO opera negli interessi dell’Europa oppure è uno strumento della politica estera degli Stati Uniti?
Un problema tuttora irrisolto della politica è: quanta segretezza può essere consentita al ramo esecutivo di una democrazia? Nella difesa di una nazione da presunti attacchi esterni, qual è il confine tra oculata precauzione e illegalità? La storia del secondo dopoguerra dimostra che l’intromissione della NATO e della CIA nella politica interna dei paesi europei ha condotto a corruzione, abusi e al terrorismo di Stato.
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