La Nato pubblica un documento sulla biotecnologica di potenziamento umano, da attuarsi prima che le usino i Russi, “con un approccio responsabile”

“La biotecnologia e le tecnologie di miglioramento umano (BHE) trasformeranno le nostre economie, società, sicurezza e difesa in modi senza precedenti e imprevedibili”, scrive la Nato “La Russia continua a investire massicciamente in BHE. La Russia ha anche guidato gli sforzi per indebolire le norme globali contro la proliferazione e l’uso delle armi di distruzione di massa. La Russia ha pericolosamente aumentato la diffusione della disinformazione sulle armi biologiche e chimiche, anche durante la guerra contro l’Ucraina. L’Alleanza nutre gravi preoccupazioni riguardo al fatto che la Russia stia prendendo in considerazione l’ulteriore utilizzo di armi chimiche o biologiche in futuro.

Le biotecnologie possono anche essere utilizzate in modi che pongono rischi alle nostre forze armate, alle società e all’ambiente, tra cui:

  • Rischi di proliferazione di nuovi tipi di armi biologiche create dalla ricerca biotecnologica accessibile, anche alimentate dall’intelligenza artificiale generativa;
  • Diffusione imprevedibile di agenti biologici con impatti potenzialmente irreversibili”.

Il documento  pubblicato dalla NATO ha espone i dettagli di una nuova “strategia internazionale per governare lo sviluppo e l’uso responsabile delle biotecnologie e delle tecnologie per il miglioramento umano” adottata dai leader del blocco a febbraio, specificando la necessità di impegnarsi nella ricerca biologica e per il miglioramento umano, in parte sulla base di affermazioni secondo cui la Russia intende utilizzare armi chimiche e biologiche.

Le tecnologie di potenziamento umano sono interventi biotecnologici e non biotecnologici che consentono agli individui di operare oltre i normali limiti o capacità umane. Le opportunità di sfruttare le tecnologie di potenziamento umano per la nostra difesa e sicurezza includono il miglioramento:

  • Medicina militare e riabilitazione del personale militare, sfruttando i progressi nel campo delle protesi, dei dispositivi e dei trattamenti;
  • Mobilità dei nostri operatori, in particolare utilizzando esoscheletri per assistere in compiti fisicamente impegnativi o pericolosi; E
  • Consapevolezza cognitiva, soprattutto in ambienti operativi complessi in cui le interfacce uomo-macchina e le contromisure contro la fatica possono migliorare il processo decisionale oltre le capacità umane di base.

Le tecnologie di potenziamento umano presentano anche rischi per la difesa e la sicurezza da cui gli alleati e la NATO devono salvaguardarsi, compresi concorrenti strategici e potenziali avversari che potenziano le loro forze, o cercano altrimenti di degradare le forze alleate sfruttando vulnerabilità cognitive, fisiche o tecnologiche, per ottenere vantaggi militari.

In questo contesto, la NATO costituirà il forum transatlantico per BHE nel campo della difesa e della sicurezza, sfruttando il potenziale di BHE e tutelandosi contro il suo uso dannoso da parte di attori statali e non statali, al fine di mantenere il vantaggio tecnologico della NATO rispetto ai concorrenti strategici e potenziali avversari su questioni relative al BHE per la difesa e la sicurezza transatlantica.

Principi di utilizzo responsabile

Gli alleati e la NATO si impegnano a garantire che le applicazioni BHE che sviluppano e adottano siano – nelle varie fasi del loro ciclo di vita – conformi ai seguenti sei principi:

  • Legalità: BHE sarà sviluppato e utilizzato in conformità con il diritto nazionale e internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale e la legge sui diritti umani, a seconda dei casi.
  • Responsabilità e responsabilità: BHE sarà sviluppato e utilizzato con adeguati livelli di giudizio e attenzione; si applicherà una chiara responsabilità umana per garantire la responsabilità.
  • Sicurezza e protezione: le tecnologie BHE verranno utilizzate solo se hanno superato rigorose procedure di sicurezza, che possono includere test e/o prove, soddisfano gli standard applicabili e/o hanno dimostrato in altro modo, al meglio delle conoscenze scientifiche, che sono sicure ed efficaci per l’uomo uso e ambiente.
  • Agentività umana: gli individui non vengono privati del senso di giudizio e della libertà di coscienza affinché mantengano la loro innata dignità umana.
  • Consenso informato: le tecnologie di potenziamento umano messe a disposizione del nostro personale saranno utilizzate solo previo consenso esplicito e informato, in linea con le migliori pratiche sanitarie militari e il rispetto delle persone.
  • Sostenibilità: le tecnologie BHE saranno valutate per il potenziale impatto sull’ambiente.
  • Reversibilità, invasività ed ereditarietà sono variabili importanti di tecnologie selezionate di potenziamento umano che dovrebbero essere considerate nell’attuazione di questi Principi.

Non rappresentano linee di demarcazione nette per determinare l’uso accettabile, ma sono comunque considerazioni essenziali.
Le tecnologie BHE possono avere un impatto diverso sulle donne e sugli uomini. L’approccio responsabile della NATO alla BHE prenderà in considerazione la prospettiva di genere nello sviluppo e nell’adozione della BHE.

Per garantire la coerenza con l’approccio della NATO all’IA responsabile, i Principi di utilizzo responsabile dell’IA della NATO dovrebbero applicarsi anche nei casi in cui le tecnologie AI e BHE convergono. Per quanto riguarda i dati biologici, le politiche prevalenti in materia di sfruttamento dei dati e biometria si applicheranno anche alla NATO”.

Qui trovate il documento ufficiale Nato

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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