“Chi ha paura del reintegro?” Fine dell’apartheid, ma non delle polemiche

“Chi ha paura del reintegro? La risposta che mi do è: hanno paura coloro che ora devono fare i conti con la testimonianza diretta di quei 4mila medici che, pur essendo scoperti dal vaccino, sono ora pienamente in servizio e godono pure di ottima salute, magari pur essendosi ammalati tempo prima. Non dovevano essere in rianimazione o magari morti? Non era questo il sillogismo? A quanto pare no, visto che finalmente possono tornare in corsia”,Gian Luigi Paragone denuncia la situazione italiana.

“Quel che secondo me il blocco vaccinista teme è appunto la testimonianza di chi oggi può dire che ci si poteva opporre (pur pagando un prezzo altissimo, eccessivo) e che senza vaccino in corpo si sta bene. In taluni casi addirittura meglio di chi invece ha avuto reazioni avverse da vaccino ma non si vede riconoscere il danno perché si nasconde il nesso eziologico. Conosco medici non vaccinati che hanno ascoltato e stanno curando colleghi con reazioni avverse. «Parlano con noi perché temono di essere giudicati o segnalati all’ordine». E’ giunto il tempo di ascoltare il punto di vista di chi osò opporsi: fa bene alla medicina perché non vi è scienza senza confronto, senza testimonianza, senza un incrocio delle esperienze. Col reintegro dei medici non vaccinati finalmente avremo la possibilità di incrociare le esperienze mediche e soprattutto di resettare quell’atteggiamento censorio e persecutorio con cui l’Ordine dei medici diventò parte del governo. A costo di sacrificare il senso della medicina”.

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