Julian Assange iscritto ad honorem all’ordine dei giornalisti italiani

Difendere Assange significa difendere il diritto di cronaca, la libertà di informazione e l’incolumità dei whistleblower. – lo ha affermato il presidente dell’Ordine Carlo Bartoli mostrando la tessera ad honorem per Assange presso la casa degli autori a Venezia – Per questo abbiamo deciso di iscrivere all’Ordine dei giornalisti Julian Assange. Se una corte inglese deciderà di estradarlo negli Usa, in Inghilterra – che è stata la culla del diritto di cronaca – si celebrerà il funerale della libertà di informazione

Il Consiglio nazionale dell’Ordine ha votato la proposta all’unanimità, un gesto simbolico ma significativo che in questo delicato momento, vuole continuare a illuminare e tenere viva e vigile l’attenzione su un’oscura vicenda che coinvolge tutti colori che hanno a cuore la democrazia, la verità e il diritto di informare correttamente.  Il Consiglio dell’ordine ritiene la vicenda di Assange un gravissimo attentato contro la libertà di stampa nel mondo, davanti al quale non si può tacere.

Da  lunedì 5 settembre 2022 Julian Assange è iscritto all’Ordine dei giornalisti italiani. Il presidente Carlo Bartoli con la segretaria Paola Spadari, hanno ufficialmente consegnato a Venezia, la tessera ad honorem del giornalista australiano, fondatore di WikiLeaks che rischia di essere estradato negli Stati Uniti, “colpevole” di aver svelato efferati crimini di guerra e per questo accusato di spionaggio.

Il Presidente della Federazione Nazionale della stampa, Beppe Giulietti: “Siamo per Assange perché rischia 175 anni di carcere per aver fatto ciò che impone la corte dei diritti: ha svelato cioè, per dirla con Machiavelli, ‘di che sangue gronda lo scettro del principe’ ”.

Vincenzo Vita, Presidente di AAMOD, ha spiegato che la simbolica attribuzione della tessera ha tanto più valore perché in altri paesi non esiste, come in Italia, un ordine dei giornalisti, tanto meno in Australia, terra di Assange. Tale gesto contribuisce a fugare qualsiasi riserva da parte di chi non vorrebbe riconoscere l’importanza del lavoro svolto dal fondatore di WikiLeaks.

La tessera è stata virtualmente consegnata a Stefania Maurizi, sua stretta collaboratrice collegata on line con la Casa degli Autori al Lido di Venezia, dove si è tenuta la manifestazione, promossa dall’Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico e dall’associazione Articolo21, in collaborazione con la Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ordine dei giornalisti.

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