Campagna elettorale: perché quasi nessuno parla di eliminare le sanzioni alla Russia?

La campagna elettorale dovrebbe essere basata su come rendere le cose migliori per le persone e per le aziende. Pare che non interessi quasi a nessuno. Se si dovesse ragionare sulla realtà dei fatti, bisognerebbe parlare per prima cosa delle sanzioni alla Russia, su come cambiare la crisi economica, in cui ci ha gettato l’Europa con le sue sanzioni contro l’Unione Sovietica.

La Von der Leyen ci invita a “prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo, cosa che farebbe precipitare Italia e Germania, e non solo, in una crisi senza fondo, che potrebbe anche causare il crollo del valore dell’Euro, che per altro è già iniziato.

L’Economist conferma che l’Ue ha confuso i sogni con la realtà: “L’economia russa continua a battere le attese e la guerra delle sanzioni non va come previsto”; dopo lo choc iniziale “il sistema finanziario s’è stabilizzato e il Paese sta trovando nuovi fornitori, inclusa la Cina. Intanto in Europa la crisi energetica potrebbe innescare una recessione”.

Fino a quando continueremo con il masochismo che sta mandano in rovina migliaia di famiglie.

Nel frattempo le code per il pane e i generi di prima necessita nelle mense dei poveri continuano ad allungarsi e sta per arrivare l’inverno, che al Nord, con le bollette attuali sarà terribile.

Cosa aspettano i politici a svegliarsi?

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